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Mykhailo Podolyak (Foto Ansa)
Intervistato dalla Stampa, il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak dice che “la Russia non vuole la pace. La Russia di Putin esiste solo in uno stato di guerra. Se dovesse fermarsi sarebbe costretto ad affrontare gravi problemi interni, inclusa la possibilità di una guerra civile”.
Le parole di Podolyak
“Se rinunciassimo ai territori occupati, significherebbe che stiamo invitando la Russia a espandersi ulteriormente – aggiunge – Il ‘mondo russo’ significa erosione, distruzione dell’identità ucraina: il Russkiy mir è un parassita, esiste solo a spese di altri. Per questo è necessario che la Russia sappia che un’ulteriore espansione le costerebbe cara, e che non cederemo nessun territorio, né la nostra sovranità. Per farlo, siamo convinti che serva una pressione economica e militare, ad esempio l’embargo petrolifero, e aumentare gli attacchi sul territorio russo, contro i nodi logistici e di approvvigionamento”.
“L’accordo sulle terre rare è un’iniziativa ucraina proposta quando Trump era candidato alla presidenza. Crediamo che un grande investitore possa aprire le porte del mercato globale all’Ucraina. Ma prima vogliamo capire qual è il volume di investimento e come verranno distribuiti i guadagni. Il secondo punto di trattativa riguarda le garanzie di sicurezza. Un accordo per le terre rare dovrebbe garantire all’Ucraina un supporto alla sicurezza e alla difesa da parte degli Stati Uniti”.
“Putin sta infrangendo tutte le regole, sta conducendo una guerra con una componente genocida – dice ancora – perché crede che non ci sarà alcuna punizione. A Riad, non si sono discusse questioni serie, reali. E dubito fortemente che gli Stati Uniti vogliano riportare la Russia allo status di attore globale. Non gli conviene”.
“L’Ucraina nutre grande fiducia nell’Europa e l’Italia occupa sicuramente uno dei posti chiave, perché rispetta sempre tutti gli accordi presi. Giorgia Meloni parla sempre chiaramente e coerentemente della responsabilità russa della guerra e sostiene che l’Europa dovrebbe aumentare il supporto all’Ucraina”. Quando finirà la guerra? “Non vedo una fine imminente”.