Il+gallo+della+salvia+a+rischio%3A+la+battaglia+tra+conservazione+di+Biden+e+i+piani+di+Trump+per+le+trivellazioni
blitzquotidianoit
/politica/il-gallo-della-salvia-a-rischio-la-battaglia-tra-conservazione-di-biden-e-i-piani-di-trump-per-le-trivellazioni-3667795/amp/
Politica

Il gallo della salvia a rischio: la battaglia tra conservazione di Biden e i piani di Trump per le trivellazioni

Il destino del gallo della salvia, un maestoso uccello che può raggiungere i 2 chili di peso, rappresenta una sfida importante nelle ultime decisioni prese dall’amministrazione Biden. Questa specie, nota scientificamente come Centrocercus minimus, vive nelle regioni aride tra gli Stati Uniti e il Canada, in particolare tra il Sud-Ovest del Colorado e il Sud-Est dello Utah. Attualmente è classificata come “prossima alla minaccia” nella lista rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), e la sua sopravvivenza dipende in larga misura dalle politiche di conservazione del suo habitat.

Le misure adottate dall’amministrazione Biden

Per garantire la sopravvivenza del gallo della salvia, Biden ha varato una serie di norme che mirano a proteggere l’habitat della specie limitando l’estrazione di risorse naturali in dieci Stati dell’Ovest, area in cui questa specie si trova maggiormente a suo agio. Le nuove norme impongono restrizioni alle trivellazioni petrolifere e all’estrazione mineraria e prevedono anche una regolamentazione sull’installazione di impianti di energia rinnovabile, come pale eoliche e pannelli solari. Sebbene l’obiettivo sia incoraggiare la transizione verso fonti energetiche sostenibili, è stato necessario limitare tali installazioni in alcune aree per evitare ulteriori danni all’ecosistema già fragile.

Il gallo della salvia a rischio: la battaglia tra conservazione di Biden e i piani di Trump per le trivellazioni (foto dal web) – Blitz quotidiano

Il possibile impatto delle elezioni sul futuro del gallo della salvia

Il destino del gallo della salvia è indirettamente legato anche alle elezioni americane e al ritorno di Donald Trump alla presidenza. Trump ha promesso un rilancio delle attività estrattive di petrolio e gas, il che potrebbe comportare l’indebolimento delle restrizioni imposte da Biden per la protezione del territorio. Questo approccio rientra nella visione di Trump, contraria agli accordi di Parigi sul clima e più favorevole alle industrie energetiche tradizionali rispetto a quelle sostenibili. Le organizzazioni ambientaliste, tuttavia, hanno già sollevato forti preoccupazioni: secondo uno studio dell’U.S. Geological Survey, la popolazione dei galli della salvia è diminuita dell’80% dal 1965, e un ritorno alla deregolamentazione energetica potrebbe accelerare questo declino.

Le origini dello sforzo di conservazione

Gli sforzi per la protezione del gallo della salvia risalgono all’amministrazione Obama, quando sono iniziati i primi tentativi di conciliare le esigenze della conservazione con quelle delle industrie di trivellazione. La crescente espansione delle attività estrattive ha infatti causato una riduzione drastica dell’habitat di questa specie, rendendo sempre più difficili le sue condizioni di sopravvivenza. Il Bureau of Land Management, responsabile della gestione di circa 65 milioni di acri di terreno pubblico, ha pubblicato il piano dell’amministrazione Biden, il quale definisce circa 30 milioni di acri destinati a ospitare strutture per l’energia sostenibile, ma con precise limitazioni per minimizzare l’impatto sugli ecosistemi.

Il futuro del gallo della salvia e la sfida della conservazione

La vicenda del gallo della salvia rappresenta un simbolo della complessa relazione tra esigenze economiche e protezione ambientale negli Stati Uniti. La conservazione di questa specie è infatti una questione urgente, che richiede politiche di lungo periodo capaci di bilanciare la transizione energetica sostenibile con la salvaguardia degli ecosistemi naturali. Il gallo della salvia è così diventato non solo un animale in pericolo, ma anche un emblema della battaglia tra due visioni opposte: una che mira alla protezione ambientale e l’altra che guarda con maggiore favore all’espansione delle risorse energetiche tradizionali.

Francesca Ripoli

Sono nata a Trieste ma da anni ormai vivo a Milano. Le mie passioni sono la lettura e soprattutto la scrittura. Mi occupo di tutto quello che lo straordinario mondo del giornalismo ha da offrire, con un occhio di riguardo ovviamente all'originalità.

Recent Posts

Firenze vieta le keybox degli Airbnb dal 2025 nel centro storico per motivi di decoro

A partire dal 2025, Firenze intraprende una nuova fase nella gestione del turismo sostenibile, con…

16 minuti ago

Cattivo odore in bagno? Il trucco degli hotel ti farà risolvere una volta e per sempre

È uno degli odori più sgraditi ma che, purtroppo, può “infestare” una stanza della nostra…

31 minuti ago

Sconto di pena per il 31enne ubriaco al volante che investì e uccise 7 ragazzi a Lutago

La tragica vicenda di Stefan Lechner, un giovane di 31 anni originario di Chienes, ha…

1 ora ago

Investita mentre attraversa la strada, gravissima ragazza di 15 anni

Una ragazza di 15 anni è stata travolta da un'auto mentre attraversava la strada dopo…

1 ora ago

La nipote ed ex avvocato di Matteo Messina Denaro cambia vita, ora lavora a Roma al Miur

La nipote ed ex avvocato di Matteo Messina Denaro, Lorenza Guddadauro, da qualche tempo si…

1 ora ago

Il video di Biden che cammina sulla sabbia e rischia di cadere da un momento all’altro

In un video diventato virale in queste ore si vede il presidente americano Joe Biden…

2 ore ago