Il+ponte+sullo+Stretto+non+s%E2%80%99ha+da+fare%3A+pro+e+contro%2C++si+comincia+a+settembre%3F+Se+ne+parla+da+mezzo+secolo
blitzquotidianoit
/politica/il-ponte-sullo-stretto-non-sha-da-fare-pro-e-contro-si-comincia-a-settembre-se-ne-parla-da-mezzo-secolo-3651623/amp/
Politica

Il ponte sullo Stretto non s’ha da fare: pro e contro, si comincia a settembre? Se ne parla da mezzo secolo

“Questo ponte non s’ha da fare”, direbbero i bravi di Don Rodrigo a Matteo Salvini. “State certi, se lo godranno i nostri figli e i nostri nipoti”, risponde piccato e con la caparbietà di un terrone il segretario della Lega.

Personalmente avendo i capelli bianchi, anzi bianchissimi, posso assicurare i lettori che di quest’opera sento parlare da almeno mezzo secolo. Ora il governo di centro destra ha deciso ed i lavori (così sembra) avranno inizio alla fine di settembre. Ne siamo sicuri?

Non del tutto, perché dubbi e perplessità nascono giorno dopo giorno. L’unica certezza è quella che il ponte costerà 13 miliardi e mezzo di euro. Una cifra consistente sulla quale non mancano spesso e volentieri polemiche di cui l’Italia è piena.

I costi del ponte destinati a crescere

Il ponte sullo Stretto non s’ha da fare: pro e contro, si comincia a settembre? Se ne parla da mezzo secolo a Genova (foto) ci hanno messo un anno -Blitzquotidiano.it

In primo luogo, sostengono quelli che sono contro, la spesa aumenterà ancora visto che il cantiere dovrebbe chiudere i battenti nel lontano 2030.

Sarà quello l’anno o si andrà ancora avanti, dati i tanti ostacoli che si incontreranno durante il cammino?

I soldi che si spenderanno sono tanti ed è su questo punto che si innesta il braccio di ferro tra i pro e i contro.

Ne parlano anche (e forse sopratutto) gli amministratori locali, le cui casse sono spesso vuote e non riescono mai a migliorare la situazione. I problemi sono molteplici, alcuni assai urgenti.

In Sicilia la linea ferroviaria è praticamente inesistente e spesso chi è costretto a prendere il treno deve sobbarcarsi diverse ore di viaggio perché la velocità sui binari è quella delle tradotte dei primi del novecento.

Provate ad andare da Palermo a Trapani o a Ragusa. Si deve avere molta pazienza. Ed è proprio su questo disagio che fioriscono  le “battaglie dei poveri”.

Con quelle migliaia di euro non si potrebbe risanare questo disagio che martorizza coloro che non hanno una macchina o debbono prendere un pullman di linea? Intervengono i sostenitori del ponte: “Non dovete preoccuparvi perché quando Calabria e Sicilia saranno unite il traffico commerciale aumenterà a vista d’occhio e risolverà molti problemi economici delle due regioni”.

La polemica del Sud

Promesse, solo promesse. Queste parole le sentono da molti anni i sindaci e i prefetti di Catanzaro e Palermo.

Non dimentichiamo: anche la Calabria soffre di queste forti difficoltà. Se si pensa che sulla tratta jonica da Rocca Imperiale (paese che confina con la Basilicata) a Reggio con un rapido (?) si arriva in non meno di sei ore.

Senza parlare dei pendolari e di quei poveri cristi che ogni mattina debbono raggiungere il posto di lavoro con quei convogli che sono spesso strapieni.

La sanità pubblica è un’ altra grande tristezza (sic) delle due regioni.

Quante volte si è letto sui giornali dei famosi viaggi della speranza che da Sud portano a Nord per curarsi di malattie gravi?

Gli ospedali sono pochi e vecchi, le infrastrutture anacronistiche, il personale scarseggia.

Ricordate? In un paese della Calabria sono dovuti arrivare medici cubani per il semplice motivo che nemmeno lavorando ventiquattro ore su ventiquattro, si poteva visitare i pazienti che correvano al pronto soccorso. Anche in Sicilia, la situazione non cambia e sono decenni che si denunciano problemi che non hanno avuto finora la minima risposta.

E’vero: i progetti sono tanti, ma tra il dire e il fare c’è proprio quel mare che divide Villa San Giovanni da Messina.

Un ultimo esempio: sono anni che si deve costruire a Sibari un nosocomio che renda meno angustiosa la situazione che va Policoro (in Lucania) a Rossano-Corigliano.

Dubbi e perplessità

Dubbi e perplessità, dunque, che non si possono non prendere in considerazione. Quei tredici miliardi e mezzo di euro potrebbero far rinascere due regioni che hanno estremo bisogno di aiuto.

Il ponte? Risponde un sindaco del reggino che vuole mantenere l’incognito per paura di ritorsioni: “Preferiamo affacciarci sulla terrazza di Scilla per godere di uno dei panorami più suggestivi del mondo”.

Bruno Tucci

Recent Posts

Il polo nord magnetico si sta spostando verso est, cosa significa

Il polo nord magnetico della Terra si sta spostando rapidamente verso est. Questo fenomeno, soggetto…

19 minuti ago

Oroscopo dei soldi, grandi sorprese per questi tre segni: guadagni imprevisti in arrivo

Oroscopo dei soldi: per tre segni ci sarà la svolta definitiva. Sono in arrivo dei…

1 ora ago

Elon Musk fa causa al sito di streaming Twitch: “Ha cospirato contro X boicottando la pubblicità”

Elon Musk ha intentato una causa contro Twitch, la piattaforma di streaming di proprietà di…

6 ore ago

Svizzera, in una chiesa c’è un Gesù realizzato con l’intelligenza artificiale che offre consigli spirituali

Nella chiesa di San Pietro a Lucerna, in Svizzera, è stato introdotto un volto di…

7 ore ago

Bollette di casa quasi gratis grazie al nuovo sistema per azzerare i costi: basta inviare questo documento ed è fatta

Azzerare quasi del tutto i costi delle bollette di luce e gas è possibile grazie…

10 ore ago

Insulti e offese in diretta: lo show di Cassano ha diviso tutti

L'ex attaccante protagonista a Viva el Futbal con Adani: il duro attacco spacca i tifosi,…

12 ore ago