È ormai celebre la storia di qualche anno fa dell’azienda giapponese che convocò una conferenza stampa per scusarsi dopo che un suo treno arrivò con un minuto di ritardo. Il disguido portò alle scuse pubbliche della direzione e un’inchiesta contro il povero macchinista che all’epoca disse di essere dovuto andare al bagno urgentemente (per un totale di tre minuti).
Ora: immaginate cosa dovrebbe fare, nome a caso, Matteo Salvini in Italia. Già, perché se qualcuno se lo fosse dimenticato, il ministro dei Trasporti in carica è proprio Salvini. Che, a differenza dei giapponesi, nel curriculum vanta una lunga serie di scuse: tra le ultime quella del chiodo. Chissà come reagirebbero i giapponesi a un politico come Salvini e a un governo come quello in carica. Chissà se farebbero come gli italiani: continuare a votarlo.