Correva l’anno 2022. Il 7 ottobre, per la precisione. Intervistata da Repubblica, la ministra per gli Affari europei francesi Laurence Boone parlando del nuovo governo Meloni in arrivo disse: “Vigileremo su diritti e libertà”. Il capo dello Stato, allora come ieri, reagì con una nota dicendo che “l’Italia sa badare a se stessa nel rispetto della Costituzione e dei valori dell’Unione europea”. Più o meno le stesse parole del comunicato di ieri. All’epoca reagì anche Giorgia Meloni che su X scrisse immediatamente: “Voglio sperare che la stampa di sinistra abbia travisato le reali dichiarazioni fatte da esponenti di governo stranieri e confido che il Governo francese smentisca queste parole, che somigliano a una inaccettabile minaccia di ingerenza contro uno Stato sovrano, membro dell’UE”.
Ecco, a differenza di Mattarella, questa volta la Meloni sembra aver leggermente cambiato i toni e il registro della replica all’ingerenza straniera (allora francese, oggi invece dell’amico Elon). Ma giusto leggermente. Anzi, la voce sembra proprio andata via. Sarà il freddo di questi giorni.
Voglio sperare che la stampa di sinistra abbia travisato le reali dichiarazioni fatte da esponenti di governo stranieri e confido che il Governo francese smentisca queste parole, che somigliano a una inaccettabile minaccia di ingerenza contro uno Stato sovrano, membro dell’UE. pic.twitter.com/uWtdNAY68J
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) October 7, 2022