
Giorgia Meloni al congresso di Azione (Foto Ansa)
Intervendo al congresso di Azione, la premier Giorgia Meloni ha detto: “Quello che serve adesso a questa nazione è una serietà nella gestione dei conti pubblici perché noi usciamo dalla stagione del Covid che ha portato un aumento della spesa e del debito pubblico e perché come ricordava correttamente Carlo Calenda abbiamo ereditato misure scellerate che hanno devastato i conti pubblici. Non tornerò sul superbonus che ha bruciato centinaia di miliardi di euro per ristrutturare meno del 4% del patrimonio immobiliare italiano, prelvalentemente seconde e terze case. Il più grande stupido schema fiscale mai inventato al mondo”.
Forse dovrebbe ricordarlo al suo alleato Matteo Salvini che lo aveva definito “assolutamente efficace” o anche “fondamentale”, a Forza Italia che in passato ne aveva chiesto più volte la proroga, al suo deputato Fabio Rampelli (“Tra i pochi disonesti che hanno lucrato sul 110, ci sono migliaia di aziende che invece hanno ricominciato a lavorare onestamente grazie al bonus”) o magari a se stessa che invece in campagna elettorale prometteva: “Il superbonus è nato con intenti lodevoli”. E ancora: “Per colpa di una norma scritta male ha prestato il fianco a diverse frodi e a un ingiustificato aumento dei materiali”.