Più o meno un anno fa, era il 19 gennaio, Matteo Salvini tuonava contro il limite a 30 km/h a Bologna: “Costringere un`intera città a bloccarsi a 30 all’ora rischia di essere un danno per tutti, a partire da chi lavora, senza benefici proporzionali in termini di sicurezza e riduzione delle emissioni”. E ancora: “Sono molto sorpreso che il Comune motivi il provvedimento anche con la necessità di non coprire il cinguettio degli uccellini col frastuono dei veicoli”.
Detto, fatto: dopo l’adozione del limite per la prima volta dal 1991 quest’anno nessun pedone ha perso la vita sulle strade di Bologna. Sono calati anche gli incidenti (-13%), gli incidenti gravi (31%), i morti (-49%), i feriti (-11%), il traffico (-5%) e l’inquinamento (-29,3%) che ora è al livello più basso degli ultimi dieci anni. Ammettimolo: tutto merito del ministro dei Trasporti.