Secondo un sondaggio della Reuters, Kamala Harris sarebbe in vantaggio su Donald Trump di un punto percentuale. Come però abbiamo imparato dalle scorse elezioni, a contare sono i cosiddetti stati chiave. Anche qui però, stando ai sondaggi, ai democratici non sembra andare male. Kamala Harris è infatti testa a testa in ben cinque stati tra quelli in bilico. Secondo un sondaggio di Public Opinion Strategie riportato da Politico, la vicepresidente è avanti a Trump in Pennsylvania e Wisconsin (rispettivamente 48% contro 45% e 48% contro 46%). L’ex presidente è in vantaggio in Arizona con il 48% delle preferenze a fonte del 43% di Harris, e in Nevada dove ha il 46% dei consensi e Harris il 45%. I due sono 45% in Michigan.
Kamala Harris è una “falsa” che vuole trasformare l’America in un “Paese comunista. E’ la candidata di più estrema sinistra della storia. E’ una radicale: vuole aumentare le tasse e spingere il paese alla bancarotta”. A dirlo è Donald Trump in un comizio a Pennsylvania, dicendosi pronto ad accettare la sfida della vicepresidente Usa e mettere quindi i loro risultati raggiunti a confronto. I media “hanno trasformato” la Harris, “un po’ come Houdini. Con me abbiamo realizzato il confine” con il Messico “più sicuro della storia”, ha detto Trump, attaccando i democratici definiti come delle “cattive persone, che ingannano anche al voto”. “Dobbiamo vincere queste elezioni: ci libereremo di questi pazzi” che sono al potere, ha aggiunto il tycoon. “Potete immaginarvi Kamala avere a che far con Xi Jinping? Con me non ci sarebbe stata la guerra in Ucraina e non ci sarebbe stata l’inflazione”, ha messo in evidenza Trump.
I democratici non arretrano di fronte alle parole di Trump e avviano il processo per far diventare Kamala Harris la loro candidata ufficiale alla presidenza. I delegati infatti, hanno iniziato a votare online e le procedure dovrebbero chiudersi lunedì, data entro la quale Harris dovrebbe anche aver sciolto le riserve sul suo vice. Fra i candidati alla vicepresidenza ci sono il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro, il senatore dell’Arizona Mark Kelly e il segretario ai Trasporti Pete Buttigieg.