Kamala Harris si è assicurata formalmente la nomination democratica per la presidenza, diventando la prima donna di colore a ottenere la candidatura da parte di un grande partito. La vicepresidente ha incassato il sostegno del 99% dei 4.567 delegati, ha riferito il Democratic National Committee. La votazione si è tenuta virtualmente per cinque giorni in anticipo rispetto alla convention di Chicago per evitare grattacapi legali nelle schede in Ohio.
Kamala Harris ha scelto il suo vice, riferisce la Cnn: Tim Walz, il 60enne governatore del Minnesota, uno stato del cruciale Midwest. Sposato con due figli, ex docente di storia ed ex membro della Guardia nazionale, è un veterano della politica avendo servito al Congresso per 12 anni, prima di essere eletto alla guida del suo stato per due volte. Negli ultimi tempi ha coniato una definizione di successo per definire la coppia Trump-Vance: “plain weird”, semplicemente bizzarri.
Secondo lo staff di Trump citato dalla Cnn, Walz “è un radicale di sinistra”. Secondo una fonte dell’entourage del tycoon, Harris “si è inginocchiata di fronte alla sinistra antisemita e anti-israeliana e ha scelto qualcuno di pericolosamente progressista come lei”. Il super Pac pro-Trump Make America Great Again Inc ha scritto sui social media che “Il governatore Tim Walz e Kamala Harris andranno molto d’accordo. Sono entrambi radicali di estrema sinistra che non sanno come governare”.