Il Parlamento di Kiev ha approvato oggi un disegno di legge che prevede la messa al bando in Ucraina della Chiesa ortodossa, legata al Patriarcato di Mosca e spesso vista come un intermediario dell’influenza del Cremlino: lo hanno annunciato diversi parlamentari.
“Decisione storica! Il Parlamento ha approvato una legge che vieta una filiale del Paese aggressore in Ucraina”, ha scritto la deputata Iryna Guerachtchenko su Telegram. Secondo un altro deputato, Yaroslav Jelezniak, 265 deputati hanno votato a favore rispetto ad un minimo richiesto di 226.
“Il divieto mira ad espandere la persecuzione del regime di Kiev contro la Chiesa ortodossa ucraina e l’evidente violazione dei diritti umani riconosciuti a livello internazionale nel campo della libertà religiosa”. Così l’arciprete Nikolai Balashov, consigliere del Patriarca di Mosca Kirill.
Volodymyr Zelensky ha salutato la decisione del parlamento ucraino. “Oggi voglio sottolineare il lavoro della Verkhovna Rada. È stata adottata una legge sulla nostra indipendenza spirituale”, ha affermato Zelensky sui social media
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