
(Foto d'archivio Ansa)
Una tregua in Ucraina “può avvenire solo come parte di un accordo di pace comprensivo” e “qualsiasi accordo deve essere accompagnato da garanzie di sicurezza solide e credibili per l’Ucraina”. Lo si legge nell’ultima bozza di conclusioni del vertice straordinario Ue sulla difesa di giovedì prossimo. “Non ci possono essere negoziati sull’Ucraina senza l’Ucraina” e – precisa – senza l’Europa se le trattative “riguardano la sicurezza europea”. Gli sherpa continuano comunque il lavoro anche alla luce del veto sul sostegno a Kiev minacciato Budapest, che invece è pronta ad allinearsi alla posizione dei 27 sul piano di riarmo.
I 27 leader Ue, sottolineando la necessità che gli Stati membri “continuino ad aumentare in modo sostanziale la spesa per la difesa”, invitano poi “la Commissione a proporre ulteriori fonti di finanziamento per la difesa a livello dell’Ue, anche attraverso una maggiore flessibilità nell’uso dei fondi strutturali, e a presentare rapidamente proposte pertinenti”.
Il Movimento 5 Stelle: “Uno scippo all’Italia
“La bozza delle conclusioni del Consiglio europeo del 6 marzo – scrive in una nota Valentina Palmisano, europarlamentare del Movimento 5 Stelle – sono uno scippo per l’Italia. I leader europei chiederebbero infatti alla Commissione europea una nuova proposta legislativa che preveda un incremento delle spese della difesa attraverso un ridimensionamento dei fondi strutturali”.
“L’Italia – continua – è tra i primi beneficiari di questi fondi europei che rappresentano una speranza di riscatto per molti territori del Sud Italia, se Giorgia Meloni dovesse avallare questo scippo non opponendosi a queste conclusioni saremmo davanti al clamoroso autogoal di un governo che dice sì ai tagli di Bruxelles per alimentare le spese militari. Traditori d’Italia: è questo il nome più appropriato del partito della premier”.