La Politica balbetta, lo Sport no. La Politica italiana è tutto chiacchiere e aperitivo; lo Sport azzurro, più pragmatico, lavora e porta a casa ori e l’incenso che produce fragranza. Due mondi opposti sotto lo stesso cielo. Come confermano le ultime news.
Politica in gran confusione
Sia in Italia che a Bruxelles. Paletti e lagne dappertutto. I cittadini sono disorientati e stufi. Parlano le cronache di queste ultime ore: le prove sempre più complicate del cosiddetto “Campo largo”; alla festa nazionale di AVS è spuntato addirittura il “Patto della birra”. C’erano tutti: Conte e Schlein con i padroni di casa Bonelli, Fratoianni, Magi. Mancavano solo Renzi e Calenda. Hanno brindato gioiosi, apparentemente fiduciosi. Allora è fatta? Un corno. Alla fine della bicchierata il leader del M5S ha gelato la platea: “Altro che campo largo, questo è un campo fangoso”.
Gli scenari politici sono sempre più caotici: panico dem in Liguria per “l’effetto Bucci”. Continua la faida M5S: Grillo contro Conte: ”È la truffa politica del caudillo Conte” dice l’Elevato. Il fondatore prepara il blitz contro la costituente di metà ottobre. La battaglia legale è già partita. Senza parlare del” processo politico” a Salvini, come lo ha definito Riccardo Molinari, il presidente dei deputati della Lega, alla vigilia della udienza Open Arms. C’è poi il caso Sangiuliano con la Boccia che evoca complotti ma incassa solo smentite.
Nel quadro caotico si inserisce il mercato delle acquisizioni. Esempio: la nipote del Duce, Rachele Mussolini, è passata da Fdi a Forza Italia. Torna sul campo largo la segreteria dem, molto irritata: ”La gente è stufa di liti da condominio”.
Anche in Europa brilla la confusione: la BCE ha tagliato i tassi ma è solo un brodino, al sistema produttivo serve ben altro. Draghi insiste nel suo appello: ”Europa sovrana o rischia la servitù cinese”. A Bruxelles sono in corso le ultime trattative sulla nuova commissione: i socialisti hanno fissato paletti su Fitto e la UE boicotta Orban. Il Pd sta alla finestra sulla nomina di Fitto. E dice: ”Valuteremo senza pregiudizi”. Parola di Nicola Zingaretti, il capo delegazione. Le turbolenze non finiscono mai.
Lo sport tace e incassa
Zitto zitto lo sport azzurro si fa largo infilando successi: in Coppa Davis a Bologna (anche senza Sinner); agli Europei di ciclismo in Belgio gli azzurri sono saliti (giovedì 12 settembre) sul trono d’Europa anche con la crono staffetta mista, tre uomini e tre donne. E a Baku la Ferrari – a soli 39 punti dalla Red Bull sul circuito azero – punta all’aggancio a dispetto di tutte le critiche. Il Cavallino è in lotta per la conquista del mondiale Costruttori, un titolo che il Drake Enzo Ferrari reputava persino più importante di quello spettante al pilota. Un titolo che alla Rossa manca dal remoto 2008. Conclusione: lo sport batte la politica.