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La propaganda russa contro Trump: “È un teppista di quartiere. Resta un nemico e fa rimpiangere Biden”

I vari giornalisti, blogger, militari e politici vicini al Cremlino replicano alle dichiarazioni minacciose di Donald Trump. Il neo-presidente Usa, dopo la sua elezione, ha infatti cambiato tono: parlando della guerra in Ucraina a Davos, ha attaccato Putin, accusandolo di aver vinto le recenti elezioni russe in modo imbarazzante. Dopo queste parole, la propaganda pro-Russia ha quindi mutato il proprio atteggiamento verso Trump, che fino a quel momento era stato cauto.

Trump viene definito un “teppista di quartiere” che fa “rimpiangere Biden”. Dmitry Peskov, portavoce fidato di Vladimir Putin, afferma che la presidenza russa stia “registrando minuziosamente” ogni parola del nuovo inquilino della Casa Bianca. “Finora, non vediamo elementi di particolare novità. Durante il suo primo mandato, Trump fu il presidente americano che più di ogni altro fece ricorso alle sanzioni nei nostri confronti. È un metodo che gli è sempre piaciuto. Noi rimaniamo pronti al dialogo, ma che sia paritario e di reciproco rispetto”.

La propaganda russa contro Trump: “È un teppista di quartiere. Resta un nemico e fa rimpiangere Biden” (nella foto Ansa Dmitry Peskov, portavoce fidato di Vladimir Putin) – Blitz Quotidiano

Aleksander Kots, giornalista, definisce Trump “un teppista politico di quartiere” che non conosce bene Putin. “E quindi, ignora che il nostro presidente non comunica con i social, appartenendo all’epoca ante-TikTok della politica mondiale, quella in cui gli statisti seri discutevano di temi importanti dialogando tra loro”.

Vladimir Soloviov, il più popolare tra i conduttori dei talk show serali, dice apertamente: “Non dobbiamo farci alcuna illusione: Trump è senza alcun dubbio un nostro nemico di sistema”.

Secondo il generale Andrei Gurulev, deputato della Duma e vicepresidente della Commissione Difesa, “l’unico scopo degli americani è quello di sottomettere il mondo intero attraverso l’intelligenza artificiale”.

Leonid Ivlev è un altro generale e deputato di Russia Unita nel collegio della Crimea- Ivlev dichiara che “Trump sta propinando un frullato di ultimatum, illazioni e minacce in risposta alle posizioni serie auspicate da Putin. Ma se ha deciso di parlare alla Russia con il linguaggio dell’intimidazione, si sta infilando da solo in un vicolo cieco”.

Su Telegram, i blogger di guerra rimpiangono Biden: “Presto ripenseremo al mandato di Biden con nostalgia”. Sulla stessa linea si trovano anche i membri dell’opposizione liberale a Putin. Le dichiarazioni di Trump sembrano infatti aver riacceso l’antiamericanismo.

Anche l’opposizione che, in Russia, lotta contro Putin, attacca Trump. Lev Shlosberg, storico esponente del partito Yabloko è da mesi sotto sorveglianza dato che viene visto, in Russia, come una spia. Shlosberg sostiene che Trump abbia scelto “il peggior modo possibile” per avviare colloqui tra Russia e Ucraina. “Dipanare questa matassa sanguinaria attraverso proposte pubbliche è una via diretta verso un ulteriore disastro. Frettoloso e troppo insistente, il presidente Usa è un grosso elefante che si muove in una casa di cristallo cosparsa di sangue”.

Ilya Yashin, il dissidente scarcerato pochi mesi fa ora in esilio, spiegato infine che “accusando Biden di aver provocato l’inizio del conflitto, Trump sta sfumando le responsabilità di Putin”.

Published by
Amedeo Vinciguerra