Oggi è il giorno della conferenza stampa di fine anno di Vladimir Putin. E il giorno dopo le parole del presidente ucraino Zelensky (“Non abbiamo le forze per riprenderci Crimea e Donbass”), il presidente russo ha detto che la Russia sta continuando ad avanzare in Ucraina: “Lungo tutta la linea del fronte si stanno verificando avanzamenti, i combattenti russi stanno riconquistando chilometri quadrati di territorio ogni giorno. Le capacità delle forze armate stanno aumentando. Tutti combattono, nel senso letterale della parola, eroicamente, e in questo momento auguriamo a tutti, sia a quelli che combattono nella regione di Kursk che a quelli che combattono lungo tutta la linea del fronte, buona fortuna, con la vittoria e il ritorno a casa”.
Sul Kursk, Putin ha ammesso di non sapere quando le truppe di Mosca riusciranno a riprendere il pieno controllo del territorio: “Li cacceremo fuori senza dubbio. Assolutamente. Non può essere altrimenti. Ma la questione di una data specifica, mi dispiace, non posso dirlo adesso”.
La sfida all’Occidente
Ma il passaggio forse più inquietante è stato quando il presidente russo ha sfidato l’Occidente sul nuovo missile russo balistico ipersonico Oreshnik
“Non ci sono possibilità di abbattere l’Oreshnik – ha detto Putin -. Se gli esperti occidentali credono che sia possibile, propongo di fare un esperimento, un duello tecnologico. Lasciamo che loro determinino un obiettivo a Kiev, concentrino tutto i loro sistema di difesa missilistica lì, e noi lanciamo l’Oreshnik. Siamo pronti per un tale esperimento e vedremo cosa accadrà. Sarà interessante per noi. Un tale duello tecnologico sarà utile sia per noi che per loro”.