Tempesta perfetta: automotive nel dramma, Stellantis e Volkswagen in testa. Francia nel caos, ma Macron (per ora) non molla l’Eliseo. Germania in cortocircuito e Berlino frena gli investimenti richiuso in un Green Deal masochistico e persegue la linea di una austerity incomprensibile. Usa e Cina invece corrono mentre la Ue rischia la fuga delle proprie imprese.
Tutto ciò in uno scenario inquietante dominato da un antisemitismo dilagante e dal triplo fronte in Medioriente, con in Siria le milizie filo-iraniane che stanno con Assad. Intanto a Gaza l’Onu denuncia “l’apocalisse” e Trump irrompe minacciando Hamas: “Liberate gli ostaggi rimasti o ci sarà un inferno”.
A ciò vanno aggiunti i pruriti di Putin e in casa nostra si registra persino un terremoto al festival di Sanremo: il Tar della Liguria ha chiesto una gara d’appalto della edizione 2026, con il futuro del Festival che potrebbe non essere più in casa Rai. A completare il quadro la denuncia di Crosetto che lancia un nuovo allarme: “Spiata la mia famiglia”. Crosetto vede nuove ombre intorno a lui.
Ogni giorno è una buriana
Osserva giustamente il giornalista Claudio Velardi: “I fattori che alimentano ogni giorno di più questa tempesta dagli esiti imprevedibili sono prima di tutto esterni. Oltreoceano, a guidare la Nazione che ha consentito la nostra rinascita dopo la seconda Guerra Mondiale, è in arrivo un presidente che considera l’Europa con sufficienza, forse con fastidio: un minore sostegno finanziario alla Nato, una riduzione di truppe sul Continente, un limitato coinvolgimento Usa nelle crisi regionali non farebbero altro che rendere drammaticamente urgente e non arginabile il rafforzamento delle capacità di difesa dell’Europa, per far fronte a due guerre in pieno svolgimento alle porte di casa”.
Aspettando il “cigno nero”
Gli analisti concordano: non ci resta che sperare nel manifestarsi di un “cigno nero“. Un evento raro inatteso e isolato, impossibile da prevedere e persino da immaginare. Il suo arrivo è quindi talmente spiazzante da mettere in discussione i codici interpretativi con cui l’uomo tende a leggere la realtà, cioè la reazione causa-effetto.