“Oggi a Gaza è richiesto il nostro intervento dei carabinieri italiani”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel suo discorso in occasione della cerimonia di avvicendamento del nuovo capo di Stato maggiore della Difesa, nell’aeroporto militare di Ciampino.
“Nei momenti di difficoltà – le sue parole – e nei luoghi peggiori come adesso a Gaza viene richiesto l’aiuto di duecento carabinieri italiani. Viene richiesto un approccio italiano perché probabilmente il nostro modo di svolgere le missioni internazionali da parte di tutte le forze armate, in questo caso dei Carabinieri, ci ha resi credibili e ci ha resi capaci di gettare ponti anche tra sponde che non comunicano e di essere in quella zona accettati sia da Israele sia da parte dei palestinesi”.
La richiesta degli Usa
Due giorni fa, in commissione Difesa, Crosetto aveva inoltre riferito della richiesta da parte degli Stati Uniti per l’invio di 200 carabinieri a Gerico, in Cisgiordania, per formare le forze di polizia palestinesi. La richiesta dei carabinieri “su Gaza ci è stata fatta direttamente da Blinken (segretario di Stato Usa)”, ha fatto sapere il titolare della Difesa. “Intanto dobbiamo verificare le condizioni di sicurezza, la fattibilità e tutto il resto, poi decideremo”.