Nel palazzaccio della politica si continua a parlare della scarcerazione del capo della polizia giudiziaria libica Njeem Osama Almasri Habish. “Quanto hanno pagato i cittadini italiani per rimandare a casa Almasri?” chiede la deputata del Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino. “Il governo – dice il senatore Enrico Borghi di Italia Viva – sta facendo diventare l’Italia il parco giochi dei criminali internazionali. E Giorgia Meloni che ha da dire?”. Dall’altra parte della barricata, la deputata di Fratelli d’Italia Carolina Varchi: “Questa vicenda è assolutamente surreale, non si può trasformare in bagarre politica una decisione dei giudici”.
“Da fonti giornalistiche – chiede il deputato della Lega Igor Iezzi – si apprende che il libico Almasri ha iniziato il suo viaggio per l’Europa il 6 gennaio con tappe in Inghilterra, Germania e Belgio, più precisamente Bruxelles a 150 chilometri dall’Aja. Perché il libico non interessava alla CPI quando era a 150 km dall’Aja?”
Ma nel palazzaccio di parla anche di stipendi. Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte attacca: “Un bel taglia-stipendi per i cittadini, mentre per gli stipendi di ministri e sottosegretari c’è un bel fondo da mezzo milione. Ecco il vero volto di questo governo!”.
Ecco le voci dal palazzo della politica:
“Almasri? Fa fede quello che ha detto il ministro dell’Interno Piantedosi”. (Antonio Tajani)
“Tre giorni fa il governo ha liberato e rispedito in patria con un volo di Stato un criminale, accolto in Libia come un eroe. Quanto hanno pagato i cittadini per rimandare a casa con tutti gli onori un trafficante di essere umani, proprio uno di quelli che Meloni aveva promesso di inseguire per tutto il globo terracqueo? Abbiamo il diritto di saperlo”. (Chiara Appendino)
“Questa vicenda è assolutamente surreale, non si può trasformare in bagarre politica una decisione dei giudici, soprattutto nell’interpretazione di una sinistra, che attacca il Governo per un provvedimento della Corte d’Appello di Roma. L’indipendenza e l’autonomia della Magistratura non possono essere a corrente alternata. Per noi di Fratelli d’Italia, non ci sono zone grigie: le sentenze vanno sempre rispettate”. (Carolina Varchi, Fratelli d’Italia)
“Sulla vicenda del generale libico Almasri c’è la necessità di chiarire gli ambiti in cui ha operato la Corte Penale Internazionale, perché sono incredibili le posizioni assunte da questa verso l’azione del Guardasigilli Nordio”. (Michele Barcaiuolo, Fratelli d’Italia)
“Dopo il caso Artem Uss, dopo la vicenda Abedini, ora siamo a tre con questa incredibile situazione. Il governo sta facendo diventare l’Italia il parco giochi dei criminali internazionali. E Giorgia Meloni che ha da dire? Il governo sta prendendo in giro il parlamento e il Paese”. (Enrico Borghi, Italia Viva)
“Almasri ha fatto degli accordi con il governo italiano? Questo vuol dire che il governo italiano fa accordi con i trafficanti di uomini? Allora la Meloni ci risparmi le sue tiritere dicendo che darà la caccia ai trafficanti in tutto il globo terracqueo. Perché allora vuol dire che lei non dà loro la caccia, ci fa gli accordi. Se questa è la verità, Meloni ha mentito ad Atreju, ha mentito dopo Cutro, ha mentito in Parlamento. Io ritengo questa una cosa molto grave. Se invece la verità è un’altra, quale che sia, ce la dicano”. (Matteo Renzi, Radio Anch’io)
“A riferire su Almasri deve venire Giorgia Meloni. La premier non può continuare a non metterci la faccia e usare Mantovano e i suoi ministri come scudi umani ogni volta che c’è una questione delicata. Dice di essere una donna coraggiosa? Lo dimostri in Parlamento”. (Raffaella Paita, Italia Viva, Il Corriere della Sera)
“Da fonti giornalistiche si apprende che il libico Almasri ha iniziato il suo viaggio per l’Europa il 6 gennaio con tappe in Inghilterra, Germania e Belgio, più precisamente Bruxelles a 150 chilometri dall’Aja. Perché il libico non interessava alla CPI quando era a 150 km dall’Aja?” (Igor Iezzi, Lega)
“Il rilascio del torturatore avrà sì permesso alla Meloni di continuare la collaborazione con la Libia, ma al prezzo di mettere l’Italia sotto ricatto delle bande e delle milizie libiche che in cambio continueranno a torturare i migranti a loro piacimento”. (Peppe De Cristofaro, Alleanza Verdi e Sinistra)
“Un bel taglia-stipendi per i cittadini, mentre per gli stipendi di ministri e sottosegretari c’è un bel fondo da mezzo milione. Ecco il vero volto di questo governo! Secondo le simulazioni di alcuni quotidiani e sindacati a perderci nel 2025 sono i lavoratori con redditi fra i 10mila e 35 mila euro: oltre a non avere 1 euro in più di stipendio, rispetto al 2024 vedranno le loro buste paga sforbiciate fra i 5 e i 100 euro quest’anno. Stamattina leggiamo che mancheranno all’appello fino a 1200 euro netti per chi ha redditi fra gli 8500 e i 9000 euro l’anno”. (Giuseppe Conte)
“Un Governo di impresentabili che si dovrebbero dimettere e di dilettanti allo sbaraglio in campo economico e industriale, che mentono sapendo di mentire. È un esecutivo concentrato in una guerra alla magistratura che non accorcia i tempi dei processi, che rilascia criminali internazionali con volo di Stato quando doveva cercare i trafficanti di esseri umani ‘su tutto il globo terracqueo’. E che oggi, dati alla mano, mette le tasche nei già alleggeriti portafogli delle persone, nel silenzio generale e dopo aver propagandato per un anno il mantra del cuneo fiscale abbattuto, del “meno tasse e più soldi per tutti. Vergogna”. (Stefano Patuanelli, Movimento 5 Stelle)