
(Foto d'archivio Ansa)
Nel palazzaccio della politica si parla dell’intervento della premier Giorgia Meloni al congresso di Azione e delle parole di Carlo Calenda sul Movimento 5 Stelle (“L’unico modo per averci a che fare è cancellaro”). “Calenda ha detto una cosa gravissima, profondamente antidemocratica” tuona Giuseppe Conte. “Nessuno ti vuole cancellare per legge – replica il leader di Azione – quello lo farebbero i tuoi amici Putin e Maduro. Vogliamo cancellare il vostro modo di fare politica”.
“Temo – dice il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli – che Carlo Calenda sia diventato il miglior alleato di Giorgia Meloni”.
Ecco le voci dal palazzo della politica:
“Calenda ha detto una cosa gravissima, profondamente antidemocratica, perché non si invoca la cancellazione di un Movimento e di milioni di cittadini che lo votano. E mi dispiace che sui giornali non ho letto parole di condanna: i liberali sono tutti spariti?” (Giuseppe Conte, La Stampa)
“Di liberale non hai neppure la pochette. Nessuno ti vuole cancellare per legge, quello lo farebbero i tuoi amici Putin e Maduro. Vogliamo cancellare il vostro modo di fare politica fondato sul trasformismo, populismo e prese in giro degli elettori. Buona strada”. (Carlo Calenda)
“La sintesi del congresso di Azione è la seguente: provare a dividere la prima forza di opposizione e auspicare la cancellazione della seconda. Un regalo inaspettato per Giorgia Meloni, non mi risulta che fosse il suo compleanno”. (Arturo Scotto, Partito Demcoratico, Il Fatto Quotidiano)
“L’idea di un rassemblement dei moderati è suggestiva ma la verità è che finora è risultata irrealizzabile”. (Mara Carfagna, Noi Moderati, Quotidiano Nazionale)
“Non è credibile chi denuncia ogni giorno i pericoli della destra al governo e poi non sente il dovere della ricerca di un’unità”. (Nicola Zingaretti, Partito Democratico)
“Forza Italia è fondatrice del centrodestra. Se qualcuno vuole aggiungersi ben venga ma noi non romperemo mai il centrodestra. E’ una proposta di Calenda ma la nostra linea è chiarissima: siamo la parte liberale della coalizione di centrodestra e la risposta alla proposta di Calenda è assolutamente no”. (Raffaele Nevi, Forza Italia, Affari Italiani)
“Bisogna che Azione decida da che parte stare”. (Igor Taruffi, Partito Democratico, La Repubblica)
“Almeno smetteremo di dire che con Carlo Calenda c’è discussione per questioni psicologiche. No. Calenda pensa che Giorgia Meloni sia una brava leader, io che non sia una brava leader. Che sia incapace. Questa è la differenza tra me e Calenda”. (Matteo Renzi)
“Temo che Carlo Calenda sia diventato il miglior alleato di Giorgia Meloni”. (Angelo Bonelli)
“Solo chi non è forte nelle proprie idee teme il confronto. Con Calenda su alcune cose siamo d’accordo, su altre no. Ovvio che per educazione reciproca, in questo tipo di contesti, si evidenziano i temi su cui siamo più in sintonia. Calenda fa un’opposizione ferma al governo, ma non all’Italia. Senza preconcetti”. (Giovanni Donzelli, Fratelli d’Italia, La Repubblica)
“Siamo il fastidioso granello di sabbia di un ingranaggio che dovrebbe muoversi senza intoppi. Però le parole più gravi e stupefacenti sono quando Calenda dice che il M5S va cancellato: gli ricordo che sono gli elettori a decidere quando una forza politica vada cancellata ed è più vicino lui a questo obiettivo. Noi non abbiamo nessuna voglia di scomparire e la piazza di sabato prossimo a Roma mostrerà che una parte del Paese è dalla nostra parte. I cittadini che la pensano come noi sono tanti”. (Stefano Patuanelli, Movimento 5 Stelle, La Repubblica)