L’eco delle polemiche sul possibile accordo tra la Space di X di Elon Musk e l’Italia continua a infiammare il dibattito all’interno del palazzaccio della politica italiana. “I patrioti al governo stanno mettendo la nostra sicurezza nazionale nelle mani di Musk alla modica cifra di 1,5 miliardi pubblici?” chiede il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte. Nella stessa trincea, Elly Schlein: “Se 1,5 miliardi di soldi degli italiani per portare i satelliti del miliardario americano nel nostro Paese è il prezzo che dobbiamo pagare per la sua amicizia noi non ci stiamo, l’Italia non si svende”. Dall’altra parte della barricata, come ovvio, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini: “Un eventuale accordo con lui per garantire connessione e modernità in tutta Italia non sarebbe un pericolo ma una opportunità. Confido che il governo acceleri in questa direzione, perché offrire servizi migliori ai cittadini è un dovere”.
Ecco le voci dal palazzo della politica:
“I patrioti al governo stanno mettendo la nostra sicurezza nazionale nelle mani di Musk alla modica cifra di 1,5 miliardi pubblici? Alla presidente Meloni e a tutto il Governo chiediamo immediata trasparenza di fronte al Parlamento sulle insistenti indiscrezioni di stampa di queste ore. Si tratta di questioni della massima rilevanza”. (Giuseppe Conte)
“Non pensi di cavarsela con qualche riga affidata alle agenzie di stampa e ai giornali amici. Meloni e il suo governo vengano immediatamente a riferire in Parlamento sulle trattative con Musk. Se 1,5 miliardi di soldi degli italiani per portare i satelliti del miliardario americano nel nostro Paese è il prezzo che dobbiamo pagare per la sua amicizia noi non ci stiamo, l’Italia non si svende”. (Elly Schlein)
“Se Musk vuole investire in Italia è il benvenuto. Se Musk vuole i soldi dei contribuenti italiani, Meloni deve spiegare perché, come e quando. Mi sembra il minimo, no? Su questa cosa noi andremo fino in fondo”. (Matteo Renzi)
“Un eventuale accordo con lui per garantire connessione e modernità in tutta Italia non sarebbe un pericolo ma una opportunità. Confido che il governo acceleri in questa direzione, perché offrire servizi migliori ai cittadini è un dovere”. (Matteo Salvini)
“La ragnatela di eventi fra le dimissioni di Belloni dal Dis, Musk che vuole incistarsi nella politica italiana ed europea e la detenzione di Cecilia Sala, sta offrendo una pessima immagine dell’Italia”. (Daniela Ruffino, Azione)
“Giorgia Meloni regala a Musk 1,5 miliardi dei contribuenti italiani, oltre che i dati sensibili di milioni di cittadini. Senza gara, senza alcuna trasparenza. Meloni in Italia perseguita con il carcere i genitori tramite gpa, esattamente come Musk. Lui no, lui viene addirittura premiato, ovviamente a spese degli italiani”. (Alessandro Zan, Partito Democratico)
“Una trattativa o interlocuzioni esclusive fra il governo italiano e l’azienda di Elon Musk sono inquietanti: affidare la sicurezza militare del nostro Paese ad un’azienda privata di uno degli uomini più potenti e ricchi del mondo può essere un clamoroso errore. Quello stesso uomo che peraltro è oggi uno dei più stretti consiglieri del futuro presidente Usa e che sta organizzando e tessendo da mesi la tela della destra estrema in tutti i Paesi europei. Non si può fare, non possiamo accettarlo”. (Nicola Fratoianni, Alleanza Verdi e Sinistra)
“La notizia che Giorgia Meloni avrebbe colto l’occasione della visita a Trump per accelerare un accordo con il gruppo SpaceX, controllato da Elon Musk, per un contratto di 5 anni che prevedrebbe la fornitura al governo di servizi di telecomunicazione sicuri, dal valore di 1,5 miliardi di euro, crea un precedente gravissimo che non può passare inosservato. Ci domandiamo se Giorgia Meloni utilizzi soldi pubblici per ingraziarsi politicamente Donald Tump e Elon Musk: sarebbe gravissimo”. (Angelo Bonelli, Alleanza Verdi e Sinistra)
“L’opposizione, dovrebbe basarsi sulla realtà, non sulla fantasia. Non avendo notizie se le inventano. E’ davvero triste lo spettacolo di un’opposizione che si inventa un fantomatico accordo del governo con una società di Elon Musk e che a fronte di una secca e categorica smentita con una nota ufficiale di Palazzo Chigi, che per la pseudonotizia arriva a usare il termine ‘ridicola’, tenta disperatamente di insistere. Lo stanno dicendo gli italiani una elezione dopo l’altra: un’opposizione così non è credibile”. (Maurizio Lupi, Noi moderati)
“Ma non erano sovranisti? Il governo Meloni sta appaltando il sistema delle telecomunicazioni italiano a un grosso imprenditore, che è anche membro di un governo straniero, ovvero Elon Musk, che si sarebbe garantito un contratto, senza gara, da 1,5 miliardi di euro per la fornitura di un sistema di crittografia per i servizi telefonici e internet utilizzati dal governo italiano, oltre a una serie di servizi di comunicazione per le forze armate italiane: una questione delicatissima per la sicurezza del nostro Paese. Che lo faccia un esecutivo che si definisce dei patrioti, poi, è il colmo”. (Riccardo Magi, +Europa)
“La mezza smentita di Giorgia Meloni non ci convince. Affidare a SpaceX l’uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink equivale a svendere la sicurezza nazionale perché si metterebbe in mano a un cittadino straniero che ha mire politiche l’accesso ai dati dell’intero Paese”. (Gaetano Pedullà, Movimento 5 Stelle)
“L’unica cosa a cui i patrioti pensano è fare cassa nell’immediato, senza alcuna visione e strategia geopolitica e senza alcuna politica industriale; l’obiettivo non dichiarato è barcamenarsi per arrivare al 2026/27 dando sempre e comunque la colpa ad altri. Una scelta miope che ci consegnerà ad essere uno Stato vassallo da qui alla fine della legislatura, tra gli encomi delle istituzioni finanziarie e giornalistiche internazionali e sovranazionali”. (Stefano Patuanelli, Movimento 5 Stelle)
“Al di là della bufera mediatica animata dalla sinistra sulla eventuale questione Star Link, al momento fermamente smentita dalla Presidenza del Consiglio, solo per coprire i successi ictu oculi del Premier Meloni, credo che il governo faccia bene a verificare, attraverso i suoi apparati, tutte le opportunità esistenti sul mercato globale per garantire la necessaria sicurezza del Paese”. (Michaela Biancofiore, Noi moderati)