Sul tavolo da gioco della politica italica oggi vengono serviti diversi argomenti: lo sciopero, l’annullamento delle multe ai no vax e i soliti battibecchi tra le opposte trincee.
“La decisione del Governo di cancellare le multe ai no vax è un atto di una gravità assoluta. Una misura diseducativa, pericolosa ed offensiva” dice il deputato Piero De Luca, del Partito Democratico. Ma sulla stessa linea di difesa c’è anche l’onorevole Giorgio Mulè, di Forza italia: “Non può esserci un’amnistia che corrisponde a un’amnesia”.
Sullo sciopero, Matteo Salvini agita un suo vecchio cavallo di battaglia: “Se devi fare uno sciopero al giorno, perché da che si è insediato questo governo siamo arrivati a mille scioperi, vuol dire che lo stresso strumento dello sciopero non funziona più”. Al ministro, riponde con una pernacchia il deputato Riccardo Ricciardi del Movimento 5 Stelle: “Invece di passare le giornate sui social a suon di tweet, Salvini ascolti le ragioni di chi protesta. Questo fa una politica seria. Il resto sono solo ridicole sparate”.
Tra una polemica e l’altra, intanto Arianna Meloni canta vittoria per la copertina di Politico dedidacata alla sorella: “Avanti così sorella mia, tieni duro, sei il nostro orgoglio e noi siamo tutti qui al tuo fianco”.
Ecco le voci dal palazzo della politica:
“Ciò che è insopportabile, è questa destra non trova i soldi per gli ammortizzatori, ma non si fa problemi a condonare 100 milioni di multe ai no vax. Queste sono le loro priorità”. (Arturo Scotto, Partito Democratico)
“Non può esserci un’amnistia che corrisponde a un’amnesia. C’è il dovere morale e civico della vaccinazione. Era un dovere in quel periodo perché sottrarsi a quel dovere avrebbe significato mettere a rischio la salute altrui. Siccome non c’è nessuna evidenza che dimostri che i vaccini hanno fatto male, anzi, hanno salvato questo Paese e il mondo intero dalla pandemia, non vedo perché adesso si debba fare un atto che va nella direzione di asseverare una condotta che è andata contro quello che era un dovere morale e civico. Si può agire in Parlamento, certamente io non voterò l’amnistia delle multe”. (Giorgio Mulè, Forza Italia, Sky Tg24)
“La decisione del Governo di cancellare le multe ai no vax è un atto di una gravità assoluta. Una misura diseducativa, pericolosa ed offensiva. Diseducativa e pericolosa perché si fa passare il messaggio che in futuro si potranno non seguire le norme in materia sanitaria. È un’offesa ai milioni di italiani corretti e rigorosi che hanno rispettato le regole in una fase drammatica e difficile a tutela della salute pubblica di tutti. È un’offesa ai medici e a tutti i sanitari che hanno difeso con coraggio e sacrificio le vite di tutti noi durante la pandemia. È un’offesa a chi ha perso la vita per il Covid. È un’offesa all’Italia intera”. (Piero De Luca, Partito Democratico)
“Sul Covid il governo Meloni ha pure la coda di paglia: la norma per abolire le multe ai No Vax è stata inserita alla chetichella nel Dl Milleproroghe, con la giustificazione della incapacità di riscossione delle multe. Insomma, con una mano fanno gli istituzionali, e con l’altra lisciano il pelo a chi non ha rispettato regole che erano a tutela della comunità”. (Maria Chiara Gadda, Italia Viva)
“Se devi fare uno sciopero al giorno, perché da che si è insediato questo governo siamo arrivati a mille scioperi, vuol dire che lo stresso strumento dello sciopero non funziona più”. (Matteo Salvini)
“Dobbiamo ribadire il diritto allo sciopero. Ma lo sciopero generale deve essere l’extrema ratio. Salvini ha ragione quando dice che bisogna lavorare per un corretto bilanciamento di tutti i diritti. Chi sciopera e chi deve usare i mezzi pubblici”. (Paolo Zangrillo, Forza Italia)
“Invece di passare le giornate sui social a suon di tweet, Salvini ascolti le ragioni di chi protesta. Questo fa una politica seria. Il resto sono solo ridicole sparate”. (Riccardo Ricciardi, Movimento 5 Stelle)
La precettazione è uno specchietto per le allodole, una mossa puramente propagandistica”. (Antonio Misiani, Partito Democratico)
“Per i soloni della sinistra, l’Italia con Giorgia Meloni al governo sarebbe stata la nazione più isolata al mondo. Un brutto risveglio per tutti gli anti italiani: la testata internazionale Politico che promuove Giorgia Meloni come la persona “più potente d’Europa” e il settimanale britannico The Economist che posiziona la nostra Italia tra i protagonisti della ripresa economica globale. L’Italia finalmente, come merita, ha un posto centrale nello scenario globale e diventa un modello di successo e un esempio di rinascita. Avanti così sorella mia, tieni duro, sei il nostro orgoglio e noi siamo tutti qui al tuo fianco”. (Arianna Meloni)
Giorgia Meloni eletta la persona più potente d’Europa. Un riconoscimento che premia il lavoro e la leadership del Presidente e cancella tutta la narrazione della sinistra sulla irrilevanza e l’isolamento del premier”. (Daniela Santanchè)
“L’Autonomia differenziata va attuata per dimostrare che non possono esserci più realtà con cittadini di serie A e di serie B. Il principio è che secondo noi l’autonomia differenziata non divide ma unisce”. (Roberto Calderoli)
“Sull’autonomia differenziata noi andiamo avanti. Siamo capofila assieme alla regione Lombardia, la Regione Liguria, la Regione Piemonte anche su questo fronte”. (Luca Zaia)