E quindi alla fine ha vinto, anzi ha stravinto Donald Trump. E in Italia la destra esulta. “I sinistri hanno perso anche negli Stati Uniti” scrive il deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli. “L’elezione di Trump è la vittoria del popolo e della gente comune contro l’establishment e le lobby politico-economiche della sinistra” dice la senatrice Mara Bizzotto della Lega. Tutt’altri toni dall’altra parte della barricata. “Spero che per l’Europa questo sia il momento della sveglia” dice Matteo Renzi. “Quella che ha votato Trump è l’elite americana” dice l’eurodeputata del Partito Democratico, Lucia Annunziata.
Ecco le voci dal palazzo della politica:
“I soliti sinistri speravano di trovare negli Usa la rivincita per le sconfitte subite in Italia. Hanno perso pure quelle! Che peccato…”. (Giovanni Donzelli, Fratelli d’Italia)
“L’elezione di Trump è la vittoria del popolo e della gente comune contro l’establishment e le lobby politico-economiche della sinistra americana e mondialista che tanti danni hanno prodotto, in questi anni, negli Stati Uniti e in giro per il mondo”. (Mara Bizzotto, Lega)
“Trump farà gli interessi dei cittadini americani, come è giusto che sia. Se, nel perseguire questi interessi, si riuscisse a creare un nuovo equilibrio internazionale, con la chiusura dei conflitti tra Russia e Ucraina e Israele e Palestina, sarebbe l’intero mondo a guadagnarci”. (Matteo Salvini, Lega)
“Un risultato che lascia ammutolita la sinistra italiana che, ancora una volta, si era spesa con proclami e peana a favore della vittoria di Kamala Harris”. (Tommaso Foti, Fratelli d’Italia)
“Ci sono tante riflessioni che il mondo politico può e deve fare su questo chiaro responso delle urne ma il primo dovere morale e civile è riconoscere il risultato con le congratulazioni al vincitore e l’onore delle armi alla sconfitta Kamala Harris. Spero che per l’Europa questo sia il momento della sveglia”. (Matteo Renzi, Italia Viva)
“Trump ha vinto nettamente. Solleticando di nuovo paure, insultando chi non la pensi come lui e agitando autoritarismo. Ora per l’Europa si aprono scenari di grande incertezza, di fronte ad una nuova autarchia americana, con Trump che ci ha indicato come avversari. Ma è proprio nei momenti più difficili che servono lucidità e determinazione”. (Stefano Bonaccini, Partito Democratico)
“Quella che ha votato Trump è l’élite americana, guardiamo anche la platea che era lì”. (Lucia Annunziata, Partito Democratico, Sky Tg24)
“Auguri di buon lavoro a Donald Trump, 47° Presidente degli Stati Uniti, in virtù di una vittoria netta, estesa anche al voto popolare. Le sfide che attendono gli Stati Uniti sono molteplici e ci riguardano tutti: fermare le guerre in corso, contrastare con la massima fermezza le violazioni del diritto internazionale umanitario, aprirsi a una visione multipolare dei nuovi equilibri geo-politici, puntare a regole eque per il commercio internazionale evitando la spirale protezionistica dei dazi e contro-dazi”. (Giuseppe Conte, Movimento 5 Stelle)
“L’Europa si sveglia in uno scenario internazionale stravolto. La vittoria di Donald Trump negli USA impone di agire senza esitazione nella direzione che il rapporto di Mario Draghi ha indicato”. (Elena Bonetti, Azione)
“Nell’era della post verità, gli elettori americani hanno scelto con una chiara maggioranza la post democrazia di Donald Trump ed Elon Musk. Vedremo se dopo una campagna di slogan, volgarità e promesse mirabolanti il ri-eletto Trump terrà fede al disegno di destrutturare la democrazia americana seguendo il Progetto 2025 oppure no”. (Benedetto Della Vedova, +Europa)
“La vittoria netta di Trump aprirà una riflessione nelle forze politiche europee. È innanzitutto una lezione per tutti i finti progressisti liberisti e globalisti che hanno ammainato la bandiera della pace”. (nota della delegazione del Movimento 5 Stelle al parlamento europeo)
“Ha vinto Trump. La solitudine senza speranza è diventata rabbia e questa rabbia è stata cavalcata e rappresentata. Non ho letto soluzioni, ma solo indicazioni di nemici ed è servito. Ora sta all’Europa capire che occorre un coraggioso cambiamento”. (Nicola Zingaretti, Partito Democratico)