Nel palazzaccio della politica si continua a battibeccare intorno al caos dei treni. A difendere Matteo Salvini ci pensa il deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli: “Salvini sta facendo benissimo il ministro delle Infrastrutture come Piantedosi il ministro dell’Interno, squadra che vince non si cambia”. Sulla stessa linea, il ministro Francesco Lollobrigida: “I disservizi dei treni sono colpa di Salvini? Direi di no”.
Ma nel palazzaccio si parla anche di asili nido. “Non posso accettare – dice il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte – che per gli asili si sia speso solo il 25% dei fondi a disposizione, che noi abbiamo conquistato in Europa, come certifica l’Ufficio parlamentare di bilancio. Non posso accettare che quelli che ci facevano la guerra mentre vincevamo la trattativa per i 209 miliardi ora non sappiano spendere quei fondi, che hanno trovato sul tavolo senza muovere un dito”.
Ecco le voci dal palazzo della politica:
“Salvini sta facendo benissimo il ministro delle Infrastrutture come Piantedosi il ministro dell’Interno, squadra che vince non si cambia. Il caso treni dipende da anni e anni in cui non si è investito nelle Infrastrutture, cosa che invece noi stiamo facendo con finanziamenti straordinari. Chiaro che ci può essere qualche disagio prima di arrivare all’obiettivo finale. Peraltro, bisogna capire se c’è un problema di strutture obsolete o anche, vedo un esposto delle ferrovie, di atti dolosi”. (Giovanni Donzelli, Fratelli d’Italia, Il Corriere della Sera)
“I disservizi dei treni sono colpa di Salvini? Direi di no. Chi conosce le dinamiche ferroviarie sa come funzionano le cose, lo dice uno che è stato assessore ai Trasporti alla Regione Lazio”. (Francesco Lollobrigida, La Repubblica)
“Salvini ha dimostrato incapacità e inadeguatezza, anche nel cercare di rassicurare il Paese che è in totale emergenza e si bloccano pendolari, persone che si muovono per ragioni di studio, persone che si muovono per ragioni di salute, siamo arrivati ad una situazione di catastrofe, di sequestro vero e proprio del Paese. Intollerabile”. (Raffaella Paita, Italia Viva, L’Identità)
“È indispensabile che Salvini si assuma le sue responsabilità di quello che sta accadendo, venga in Parlamento e affronti la situazione senza giocare a scaricabarile. Parla come se fosse il ministro degli interni, si occupa di politica, si sostituisce ai suoi colleghi. Tutto questo determina una situazione di grave inefficienza”. (Enrico Borghi, Italia Viva, Giornale Radio)
“Io non lo posso accettare. Non posso accettare che per gli asili si sia speso solo il 25% dei fondi a disposizione, che noi abbiamo conquistato in Europa, come certifica l’Ufficio parlamentare di bilancio. Non posso accettare che quelli che ci facevano la guerra mentre vincevamo la trattativa per i 209 miliardi ora non sappiano spendere quei fondi, che hanno trovato sul tavolo senza muovere un dito”. (Giuseppe Conte)
“Sempre apprezzabile l’opera di ‘debunking’ della propaganda meloniana sul Pnrr da parte dell’Ufficio parlamentare di bilancio. Diciamoci però la verità: dopo i pessimi risultati di volta in volta registrati da due anni a questa parte, anche l’ulteriore taglio di nuovi posti negli asili nido rappresenta la cronaca di un fallimento annunciato”. (Daniel Torto, Movimento 5 Stelle)
“Il fallimento del governo sul piano asili nido previsto dal Pnrr assume proporzioni enormi. Non solo -con la prima rimodulazione- hanno ridotto i posti previsti di più di 100.000 unità ma adesso scopriamo che a dicembre sono riusciti ad utilizzare appena il 25% dei fondi a disposizione”. (Ilenia Malavasi, Partito Democratico)
“Altro che lotta alla denatalità, l’Esecutivo Meloni danneggia il Paese e in particolare le donne, i giovani e il Mezzogiorno”. (Valeria Valente, Partito Democratico)
“La realtà e che siamo in presenza di un Governo ipocrita, che si ricorda di essere pro-life solo quando si accende la lucina rossa della telecamera, quando deve impartire lezioni biologiche su cosa sia o meno una famiglia tradizionale o quando deve infilare sbandieratori di ecografie nei consultori. Cara Giorgia, ti sveleremo un segreto: la famiglia, che sia ‘traduzionale’ o meno, ha bisogno di soldi, di stipendi più alti, di un accesso incentivato alla casa e di strutture che possano aiutare davvero chi ancora pensa di mettere su famiglia”. (Pietro Lorefice, Movimento 5 Stelle)
“Se un carabiniere spara è automatica l’iscrizione nel registro degli indagati, perché ha il diritto di essere assistito in un’eventuale autopsia o perizia balistica. Ma essendo iscritto nel registro degli indagati reca con se questo marchio di infamia. Stiamo studiando un provvedimento che, senza essere scudo penale, possa coniugare le garanzie di una persona ad avere interesse ad essere assistito in una eventuale indagine senza essere iscritto in nessun registro degli indagati. È una mia vecchia idea di venti anni fa, cerchiamo di portarla a compimento”. (Carlo Nordio, ministro della Giustizia)
“Sul caso degli abusi in questura a Brescia denunciati da manifestanti, le perquisizioni sono state svolte in piena regolarità: mi dispiace comunque se qualcuno si è sentito offeso. Ho condiviso con il capo della Polizia il pensiero che noi dobbiamo rafforzare l’indicazione agli operatori che queste pratiche, che hanno una loro sensibilità, siano caratterizzate da una proporzionalità ed adeguatezza agli scenari che si presentano” (Matteo Piantedosi, Ministro dell’Interno”