Politica

Le voci dal palazzo, Liliana Segre: “Migranti? Oggi vedo la stessa indifferenza di allora”. Schlein: “I centri in Albania sono un fallimento”. Tajani: “Andiamo avanti”. Renzi: “Almasri? Il governo non c’è. Forse è a Roccaraso”

Nel palazzaccio della politica si continua a litigare sui centri in Albania e sulla scarcerazione di Almasri. “Migranti? Oggi vedo la stessa indifferenza di allora” avverte la senatrice a vita, Liliana Segre. E ancora: “Vediamo decidere che persone in arrivo sono da rispedire indietro o da collocare in un altro piccolo lager in una città semi-sconosciuta di un’Albania non lontana. Ecco, davanti a tutto ciò non posso che ricordare personalmente che cosa vuol dire la sensazione, il dolore, di non essere voluti da nessuno”. Ormai è chiaro, attacca la segretaria dem, Elly Schlein, “che è un disastro, è un fallimento, è inumano dal punto di vista del rispetto dei diritti delle persone ed è uno spreco ingente di risorse degli italiani”.

Dall’altra parte del fiume, il deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Loperfido: “Come ribadito dalla premier Giorgia Meloni noi andremo avanti e i centri funzioneranno. Con buona pace dell’ opposizione”.

Ecco le voci dal palazzo della politica:

“Migranti? Oggi vedo la stessa indifferenza di allora, quel voler nascondere il problema. Oggi vedo ‘spettacoli’ come le deportazioni di Trump; i respingimenti; campi in cui rinchiudere persone colpevoli solo di essere nate altrove. Vediamo decidere che persone in arrivo sono da rispedire indietro o da collocare in un altro piccolo lager in una città semi-sconosciuta di un’Albania non lontana. Ecco, davanti a tutto ciò non posso che ricordare personalmente che cosa vuol dire la sensazione, il dolore, di non essere voluti da nessuno”. (Liliana Segre, La Stampa)

“Mi sembra che anche Giorgia Meloni abbia smesso di presentare quello dell’Albania come un modello. L’ultima volta che eravamo qua ricorderete che faceva i bilaterali per spiegare le magnifiche sorti e progressive di questo modello. Oggi invece è chiaro che è un disastro, è un fallimento, è inumano dal punto di vista del rispetto dei diritti delle persone ed è uno spreco ingente di risorse degli italiani”. (Elly Schlein)

“E dopo il ripristino dei vitalizi al Senato, l’abolizione del reato per i politici che abusano del loro potere, l’aumento degli stipendi dei ministri e la imbarazzante difesa della ministra Santanchè tenuta incollata alla poltrona, ecco che ci provano con l’immunità e il ritorno di uno scudo che renda intoccabili esponenti del governo ed eletti! Siamo governati dalla Marchesa del Grillo? Questi qui sono in pieno delirio di onnipotenza. Facciano subito retromarcia su questa proposta e su queste intenzioni: alziamo il livello di guardia prima che sia troppo tardi, dobbiamo opporci tutti insieme. Altro che Meloni ‘una del popolo’, hanno gettato la maschera: arroganza, immunità e privilegi”. (Giuseppe Conte)

“Centri in Albania? Lo abbiamo detto e ripetuto, andiamo avanti”. (Antonio Tajani)

“Bocciare per l’ennesima volta i rimpatri dall’Albania è un errore e la gente lo sta iniziando a capire. Abbiamo sondaggi, riservati e non pubblici, che ci dicono che gli italiani sono d’accordo con Meloni e non con le toghe”. (Nello Musumeci, Fratelli d’Italia, La Repubblica)

“Siamo addirittura allo scontro all’interno della magistratura pur di impedire al governo di mettere in pratica legittime politiche migratorie”. (Andrea Delmastro, Fratelli d’Italia)

“L’Italia non può, per inspiegabili motivazioni, continuare ad essere l’unico Paese europeo impossibilitato a rimandare a casa i clandestini. Lo fanno Germania, Spagna, Francia, Belgio, Olanda, tutti Paesi democratici e membri dell’UE. Solo l’Italia, a causa dell’azione di una piccola frangia della magistratura, non riesce ad attuare le espulsioni. Come ribadito dalla premier Giorgia Meloni noi andremo avanti e i centri funzioneranno. Con buona pace dell’opposizione”. (Emanuele Loperfido, Fratelli d’Italia, TgCom)

“Lo scontro sui migranti con i magistrati è solo un’arma di distrazione di massa utilizzata dal governo per nascondere il fallimento delle promesse elettorali”. (Michele De Pascale, Partito Democratico, La Stampa)

“I dati parlano chiaro: il PIL è fermo, il governo ha tagliato 2,3 miliardi alle famiglie più povere, riducendo fino a 100 euro in busta paga per chi guadagna meno di 800 euro al mese. L’accordo con l’Albania si è rivelato un fiasco totale, mentre il sistema sanitario è in ginocchio con liste d’attesa sempre più lunghe. Di fronte a tutto questo, l’unica risposta della destra è attaccare chi, come la Fondazione GIMBE, fotografa la realtà dei fatti e ad attaccare ogni giorno la magistratura, urlando al complotto. Meloni scappa dal Parlamento perché dovrebbe ammettere che la sua propaganda non regge più: il Paese sta pagando il prezzo delle sue scelte scellerate del suo governo. Aspettiamo che spieghi perché ha liberato uno stupratore, assassino e trafficante di essere umani. Gli italiani meritano risposte, non propaganda”. (Angelo Bonelli, Alleanza Verdi e Sinistra)

“Frode, Arianna, quella albanese si chiama frode. Lasciate stare Frodo e il Signore degli anelli: restituiteci Tolkien e occupatevi di stipendi, pensioni, liste d’attesa”. (Raffaella Paita, Italia Viva)

“Le opposizioni unite chiedono che il governo riferisca sulla vicenda Almasri. Meloni non c’è, Nordio non c’è, Piantedosi non c’è. Saranno tutti a Roccaraso”. (Matteo Renzi, Italia Viva)

 

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Gianluca Pace