Il giorno dopo le elezioni in Liguria, in quel teatro che è la politica italiana, malgrado l’astensionismo, si continua a litigare e a parlare più o meno sul nulla. C’è chi rivendica grandi vittorie, Giorgia Meloni e soci, e c’è chi approfitta della sconfitta, il centrosinistra, per continuare a dilaniarsi.
Ecco le voci dal palazzo della politica:
“Bucci una mia scelta, ho vinto contro tutti”. (Giorgia Meloni)
“Ho dormito benissimo e ho fatto colazione all’italiana, uova e bacon oggi non servivano, arrivato in Comune ho incontrato gente che mi ha salutato facendo gli auguri, dicendo bravo, complimenti, una giornata quasi normale”. (Marco Bucci)
“Votando in questo modo i liguri hanno dimostrato di aver capito la giusta dimensione di quanto è successo. Non c’è stata la sollevazione popolare che speravano di vedere a sinistra. Chi pensava di cavalcare le piazze, come il M5S col suo giustizialismo, è al minimo storico”. (Giovanni Toti)
“La Liguria ci riempie di gioia e cancella molte amarezze, perché in una Regione dove hanno fatto di tutto, hanno arrestato la gente, l’hanno mandata a processo, è successo di tutto e di più, il centrodestra si riafferma”. (Daniela Santanchè)
“Quello delle elezioni regionali in Liguria è un risultato straordinario, che conferma la voglia di dare fiducia al centrodestra”. (Giovanni Donzelli)
“Rispetto alle regionali in Liguria la comunità di intenti e la sintonia del centrodestra ha fatto da contralatare agli schiaffoni che volavano a sinistra”. (Matteo Salvini)
“A preoccuparmi è la composizione, la consistenza e la competitività della coalizione di centrosinistra, di cui parlo da mesi”. (Beppe Sala)
“Ha perso Giuseppe Conte, certo, e tutti quelli che con lui hanno alzato veti contro Italia Viva. Solo le mie preferenze personali delle Europee sarebbero bastate a cambiare l’esito della sfida, solo quelle. Aver messo un veto sulla comunità di Italia Viva ha portato il centrosinistra alla sconfitta”. (Matteo Renzi)
“Non ci turbano le uscite di chi questi minuti prova a ridurre la politica a una fredda questione di numeri. Lascino da parte le calcolatrici: ipotizzare fantasiose alleanze con Renzi e i suoi epigoni avrebbe solo fatto perdere ancor più voti al M5S e quindi alla coalizione, a chi voleva dare una scossa a tutta la Liguria”. (Giuseppe Conte)
“Si muore più traditi dalle pecore che sbranati dal lupo”. (Beppe Grillo)
“La disaffezione alla politica che in Liguria ha portato solo il 46% alle urne e l’esito che per noi ne è scaturito, sono la conferma della necessità di un cambiamento radicale per il Movimento”. (Pietro Lorefice)
“Le parole di Renzi? Siamo nel campo nella fantasia pura, perché i voti non si sommano in modo matematico”. (Nicola Fratoianni)
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