Politica

Le voci dal palazzo, Nordio: “Separazione delle carriere? È la logica”. Tajani: “Non è una riforma scritta contro qualcuno”. Grimaldi (AVS): “Senza i problemi di Berlusconi non sarebbe esistita”

Nel palazzaccio della politica si discute del primo sì alla Camera alla riforma della Giustizia di Carlo Nordio per la separazione delle carriere tra giudici e pm. “Era il sogno di Berlusconi? Lo dicevo prima di lui – rivendica il ministro Nordio – Non lo diceva nessuno. A parte Falcone e naturalmente Vassalli. È la logica”. Esulta il leader di Forza Italia Antonio Tajani: “È una riforma non scritta contro qualcuno, ma per avere una giustizia più giusta e garantire a tutti un magistrato che possa essere davvero terzo”.

“Diamo seguito – dice Pietro Pittalis – ad una battaglia storica del nostro presidente e fondatore di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che non ha mai smesso di battersi per una giustizia giusta a tutela dei cittadini e dell’equo processo”. Dall’altra parte della barricata, Marco Grimaldi di Alleanza Verdi e Sinistra:

“Il Ministro Nordio lo ha detto esplicitamente: la separazione delle carriere è un tributo a Silvio Berlusconi. Di certo, questa proposta sulla giustizia non esisterebbe se non fosse esistito Berlusconi o, meglio, se non fossero esistiti i problemi di Berlusconi con la giustizia che scelse, ad esempio, come uomo chiave della sua ascesa economica e politica Marcello Dell’Utri”.

Ecco le voci dal palazzo della politica:

“Era il sogno di Berlusconi? Lo dicevo prima di lui. Non lo diceva nessuno. A parte Falcone e naturalmente Vassalli. È la logica. Se introduci il processo accusatorio il giudice terzo e imparziale non può appartenere alla stessa consorteria del pm. Il pm è già un superpoliziotto. La separazione allontana l’inquisitore dal giudice imparziale”. (Carlo Nordio, Il Corriere della Sera)

“Con la riforma costituzionale per la separazione delle carriere non soltanto teniamo fede a un impegno preso con gli elettori, ma aumentiamo le garanzie per i cittadini e rendiamo più efficiente il sistema giudiziario. È una riforma non scritta contro qualcuno, ma per avere una giustizia più giusta e garantire a tutti un magistrato che possa essere davvero terzo”. (Antonio Tajani)

“La soddisfazione per questo primo passaggio non deve in alcun modo consentire distrazioni. Fermo restando che la vera decisione la prenderanno i cittadini con il referendum confermativo”. (Francesco Paolo Sisto, Forza Italia, La Stampa)

“La separazione delle carriere presto sarà realtà, un impegno preso e che oggi in quest’aula viene rispettato da Fratelli d’Italia”. (Maria Carolina Varchi, Fratelli d’Italia)

“Un grande passo verso il ripristino di quella civiltà giuridica di cui ha assoluto bisogno il nostro Paese”. (Licia Ronzulli, Forza Italia)

“La separazione delle carriere fa parte del programma con il quale il centrodestra si è presentato alle elezioni ed è stato votato dagli italiani e dà seguito ad una battaglia storica del nostro presidente e fondatore di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che non ha mai smesso di battersi per una giustizia giusta a tutela dei cittadini e dell’equo processo”. (Pietro Pittalis, Forza Italia)

“Noi non siamo ostili alla separazione delle carriere e infatti abbiamo dato un’apertura di credito astenendoci. Anche se speriamo che il testo possa cambiare in Senato”. (Matteo Renzi)

“Siamo di scuola politica radicale e siamo sempre stati convinti che la separazione delle carriere sia una riforma importante dell’ordinamento giudiziario”. (Riccardo Magi, +Europa, La Repubblica)

“Durante l’esame della proposta di riforma costituzionale sulla separazione delle carriere dei magistrati, la destra è rimasta in silenzio per giorni interi. Non una parola sugli emendamenti proposti dal PD e dalle opposizioni. Nessuna risposta alle critiche e alle preoccupazioni rispetto ad un provvedimento puramente ideologico e pericoloso, con un intento punitivo nei confronti della magistratura, che non migliora il funzionamento della macchina della giustizia, non assicura maggiori garanzie ai cittadini, non velocizza i tempi dei procedimenti”. (Pietro De Luca, Partito Democratico)

“Il Ministro Nordio lo ha detto esplicitamente: la separazione delle carriere è un tributo a Silvio Berlusconi. Di certo, questa proposta sulla giustizia non esisterebbe se non fosse esistito Berlusconi o, meglio, se non fossero esistiti i problemi di Berlusconi con la giustizia che scelse, ad esempio, come uomo chiave della sua ascesa economica e politica Marcello Dell’Utri, condannato a 20 anni per rapporti accertati con la mafia e che a 83 anni è ancora indagato come mandate esterno per le stragi del ’93 e ’94”. (Marco Grimaldi, Alleanza Verdi e Sinistra)

Published by
Gianluca Pace