E anche oggi i treni hanno continuato ad accumulare ritardi e cancellazioni. E nel palazzaccio della politica è un assedio totale all’ufficio di tal Matteo Salvini, che in fondo sarebbe il ministro dei Trasporti del governo in carica.
“A che ora si dimette Salvini?” chiede il leader di Italia Viva, Matteo Renzi. “Salvini non fa preferenze – ironizza la senatrice Raffaella Paita di Italia Viva – danni e disservizi da nord a sud”. “È giunta l’ora – tuona la senatrice del Movimento 5 Stelle Gabriella Di Girolamo – che intervenga la premier Meloni: se il suo ministro dei Trasporti non vuole metterci la faccia, lo rimuova o lo faccia dimettere”. A difendere Salvini, ci prova il deputato di Fratelli d’Italia Galeazzo Bignami: “Attribuire a Matteo Salvini la responsabilità di quello che sta avvenendo sulla rete ferroviaria è profondamente ingeneroso”.
Ecco le voci dal palazzo della politica:
“Attribuire a Matteo Salvini la responsabilità di quello che sta avvenendo sulla rete ferroviaria è profondamente ingeneroso, ingiusto e anche sintomo di incompetenza, perché significa non conoscere quello che è stato fino a oggi lo stato manutentivo della rete”. (Galeazzo Bignami, Fratelli d’Italia, Radio Uno)
“Il ministro dei trasporti Salvini sta deragliando. Si dimetta e si fermi lui, non i treni che servono a lavoratori e turisti”. (Maria Chiara Gadda, Italia Viva)
“Ancora caos per treni e trasporti. A che ora si dimette Salvini?” (Matteo Renzi)
“Il governo viaggia su un binario morto e fa viaggiare l’intera Italia su un binario morto”. (Giuseppe Conte)
“Anche oggi gravissimi disagi sulle linee ferroviarie del Paese. Abbiamo capito che Salvini si vergogna di essere ministro dei trasporti, responsabile di questo sfascio e di questa debacle, ma non può continuare a nascondersi ancora per molto senza assumersi la responsabilità di aver affossato un’azienda come Ferrovie dello Stato, tra le più importanti del Paese”. (Marco Sarracino, Partito Democratico)
“Dopo il blocco della circolazione ferroviaria al nord di sabato scorso, poteva mancare analogo stop al sud? Ovviamente no. Ecco allora che, causa neve, i ritardi e le cancellazioni colpiscono la Calabria. Oltre al solito guasto sulla Firenze-Roma. Salvini non fa preferenze: danni e disservizi da nord a sud. Ribadisco l’invito a Salvini a farsi da parte. Per un dicastero strategico come quello delle Infrastrutture e Trasporti serve un ministro capace e presente, e che non scarichi sui governi precedenti le proprie responsabilità. Con un certo senso del ridicolo, visto che la Lega è al Mit dal 2018”. (Raffaella Paita, Italia Viva)
“Se Salvini avesse messo lo stesso impegno per accelerare la costruzione del Ponte sul miglioramento delle infrastrutture ferroviarie, oggi l’Italia sarebbe un Paese migliore. Non possiamo essere ostaggio del peggior ministro della storia e della sua gestione scellerata: si dimetta”. (Angelo Bonelli, Alleanza Verdi e Sinistra)
“Salvini tratta i ministeri come i bambini trattano i giocattoli: a un certo punto i bambini si stancano. Salvini si è stancato di giocare con i trenini. E quindi vuole essere spostato dal ministero dei Trasporti a quello dell’Interno. Ora vorrebbe giocare con i soldatini della Polizia e con le loro macchinette, perché un nuovo giocattolo gli crea nuovi entusiasmi. Il governo del Paese non è proprio cosa sua. Dovrebbe andare a casa e smettere di trattare le istituzioni come fossero giocattoli”. (Davide Faraone, Italia Viva)
“Perché il ministro Salvini è assente stamattina? Quello che posso dire è che il ministero delle Infrastrutture in tutte le sue articolazioni ha dato e sta dando un contributo decisivo alla realizzazione delle opere giubilari e il Governo, seppure impropriamente, è rappresentato da me”. (Alfredo Mantovano, Fratelli d’Italia, a margine della inaugurazione di Piazza dei Cinquecento riqualificata per il Giubileo)
“Anche oggi ritardi osceni dei treni a macchia d’olio in tutto il paese: questa situazione non è più sostenibile. Spostarsi in treno è diventata un’ascesa al calvario per i malcapitati italiani, e il ministro Salvini anche oggi è desaparecido su questo fronte. Tra Salerno e Reggio Calabria ci segnala uno scenario impietoso con la circolazione praticamente ferma, mentre tra Roma e Firenze l’ennesimo guasto sull’alta Velocità sta causando ritardi a cascata: siamo lo zimbello d’Europa. È giunta l’ora che intervenga la premier Meloni: se il suo ministro dei Trasporti non vuole metterci la faccia, lo rimuova o lo faccia dimettere”. (Gabriella Di Girolamo, Movimento 5 Stelle)