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Le voci dal palazzo, Salvini: “Musk? Libertà di parola è sacra”. Lisei: “Vogliono imbavagliarlo”. Magi: “Dov’è finita la patriota che sbraitava?”

Nel recinto della politica italiana si continua a discettare sapientemente di migranti in Albania, di giudici comunisti e di Elon Musk. “La libertà di parola è sacra” dice Matteo Salvini. “Dove è finita la patriota che sbraitava contro l’Unione Europea per difendere la sovranità del nostro Paese?” chiede Riccardo Magi di +Europa. Giuseppe Conte invece parla dei 200mila bambini in povertà alimentare secondo i dati di Save the Children: “In un Paese in cui sono state tagliate le misure contro la povertà, l’unica spesa record di questo Governo è quella in armi”.

Ecco le voci dal palazzo della politica:

“Più difensori della sovranità nazionale ci sono nel mondo, meglio è. Ascolto il Presidente Mattarella sempre con estrema attenzione, poi la libertà di pensiero e di parola per chiunque è fortunatamente sacra. Gli italiani non aspettano Musk per decidere, così come in passato non ascoltavano Soros quando pontificava, o Macron o altri”. (Matteo Salvini, Lega, Radio 24)

“Nella gravissima ingerenza di un membro designato del governo americano contro la sovranità italiana, spicca la modalità con cui Giorgia Meloni è intervenuta nel dibattito: ha affidato a imprecisate fonti di Palazzo Chigi la sua dichiarazione che possiamo definire di circostanza sulle parole del Presidente Mattarella. Praticamente, ha deciso di non metterci la faccia, in una sorta di timore reverenziale verso l’amministrazione Trump. Dove è finita la patriota che sbraitava contro l’Unione Europea per difendere la sovranità del nostro Paese?”. (Riccardo Magi, +Europa)

Penso che i ‘patrioti’ di casa nostra debbano riflettere: c’è sempre qualcuno più patriota di te che non guarda alle relazioni istituzionali tra i paesi, alle alleanze, ma che si preoccupa solo di curare le ragioni del proprio paese. E le ragioni del più forte, quel protezionismo, finiranno per danneggiarti. Ed è quello che succederà all’Italia con Trump”. (Francesco Boccia, Partito Democratico, Radio 1)

In Italia 200mila bambini che hanno meno di 5 anni vivono in famiglie che non riescono a garantire almeno un pasto proteico ogni due giorni. 1 bambino su 10 ha sperimentato la povertà energetica, vivendo in case non adeguatamente scaldate in inverno. Questa, nei numeri di Save The Children, è la dura realtà di un Paese in cui sono state tagliate le misure contro la povertà con una ferocia e una propaganda inaudita. L’unica spesa record di questo Governo è quella in armi”. (Giuseppe Conte, Movimento 5 Stelle)

“Condivido assolutamente le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e il linguaggio di Musk non mi appartiene. Siamo un Paese libero, indipendente, democratico e capace di scegliere il proprio destino”. (Antonio Tajani, Forza Italia)

E’ bello essere in uno spazio libero. Mi appello a chi ama la democrazia: lasciate X del signor Musk che ha appena attaccato la magistratura italiana. La presidente Meloni è rimasta in silenzio. Solo il presidente Mattarella ha reagito all’interferenza americana: l’Italia sa badare a se stessa”. (Sandro Ruotolo, Partito Democratico)

Come al solito la sinistra sulla carta si fa paladina della libertà di manifestare il pensiero, nella realtà crede che sia libero di farlo solo chi la pensa come loro. Voler imbavagliare un libero cittadino solo per aver espresso una sua opinione gridando allo scandalo e pretendendo l’intervento delle istituzioni è ridicolo”. (Marco Lisei, Fratelli d’Italia)

“Se guardo ai componenti del G7 europeo, l’unico che ha affinità ideologiche e non ha fatto campagna contro Trump è l’Italia. Secondo me, si apre un’autostrada a favore della presidente Meloni, che ha fra l’altro gestito bene la politica estera. Possiamo diventare la porta d’ingresso e di relazione degli Usa con l’Europa”. (Luca Zaia, Lega)

“È naturale che il Presidente Mattarella difenda la Repubblica e la sua Costituzione. Stupisce invece che la premier abbia aspettato questo intervento per chiamare il suo amico Musk e invitarlo ad abbassare i toni, tanto più se consideriamo che si vanta di essere una patriota. Ecco, dai patrioti mi aspetterei la difesa di casa nostra, ma a quanto pare lo sono solo quando gli conviene”. (Anna Ascani, Partito Democratico, Agorà)

“Musk è il simbolo meraviglioso delle contraddizioni di questo governo, è un genio, sta impattando molto nella democrazia americana, è un miliardario e lavora per un’amministrazione straniera e da funzionario pubblico americano dà la linea ai sovranisti italiani, si presenta sul palco strafatto di stupefacenti e qua proibiscono anche i negozietti della marijuana, ha 11 figli, un paio con l’utero in affitto, che qua è reato universale. Erano nati sovranisti e ora sono a rimorchio o al guinzaglio di un importantissimo e genialoide imprenditore americano, anzi sudafricano entrato in America in maniera irregolare”. (Matteo Renzi, Italia Viva, L’Aria che Tira)

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