Nel palazzaccio della politica italica si continua a discutere di scioperi, della guerra interna al Movimento 5 Stelle e delle dimissioni di Carlos Tavares. Su Stellantis, il ministro Adolfo Urso ricorda: “Un impegno dello Stato in Stellantis? La questione si pose quando fu creata. Io stesso mi espressi in tale direzione, ma il governo di allora (Conte 2, ndr) preferì lavarsene le mani, a differenza del governo francese, e non esercitò nemmeno la golden power. Ora è tardi e non è più proponibile”. Per Antonio Misiani è “indipensabile che ora John Elkann venga in Parlamento”.
Girato l’angolo, si parla ancora della crisi all’interno del Movimento 5 Stelle. Francesco Silvestri cerca di far ragionare Beppe Grillo: “Dopo 15 anni il M5s cammina da solo, questo va accettato”. Romano Prodi ci scherza un po’ su: “Grillo sul carro funebre? La fantasia non gli manca”.
Ecco le voci dal palazzo della politica:
“Il prossimo sciopero generale è stato convocato da alcuni sindacati autonomi. E’ il penultimo venerdì prima di Natale, che per tanti lavoratori, tante imprese, tanti artigiani, tanti commercianti, dicembre è il mese in cui vivi o in cui muori: non permetterò che l’Italia venga messa in ginocchio da chi per professione fa lo scioperante”. (Matteo Salvini)
“I numeri dimostrano chiaramente che le politiche occupazionali ed economiche adottate sono efficaci e smascherano le farneticazioni dei sindacati, il cui unico obiettivo è colpire il Governo Meloni e l’interesse degli italiani”. (Letizia Giorgianni, Fratelli d’Italia)
“Chi blocca i treni dei lavoratori che tornano in provincia, molto probabilmente vive in città e arriva a casa in pochi minuti. Molti di questi manifestanti sono figli di papà che si divertono a fare i rivoluzionari”. (Alessandro Giglio Vigna, Lega)
“Giorgia Meloni mente sapendo di mentire. Vedo questa agitazione perché lo sciopero è andato bene e le piazze si sono riempite e la mettono in politica. Anziché misurarsi con quello che stiamo proponendo dicono che facciamo politica. E’ fare politica chiedere che aumenti i salari e lei non lo sta facendo?”. (Maurizio Landini)
“Un impegno dello Stato in Stellantis? La questione si pose quando fu creata. Io stesso mi espressi in tale direzione, ma il governo di allora (Conte 2, ndr) preferì lavarsene le mani, a differenza del governo francese, e non esercitò nemmeno la golden power. Ora è tardi e non è più proponibile”. (Adolfo Urso, Fratelli d’Italia, Il Corriere della Sera)
“Dopo le dimissioni di Tavares è John Elkann ad avere assunto la guida del comitato esecutivo di Stellantis. Per questo è indispensabile che venga in Parlamento a spiegarci quali impegni intenda assumere l’azienda, in particolare con il nostro Paese”. (Antonio Misiani, Partito Democratico, Il Corriere della Sera)
“La mancanza di voler riferire in Parlamento sia una carenza grave sia uno schiaffo alle nostre istituzioni, ma temo che si siano abituati a fare così per anni, in anni in cui la politica ha concesso tutto a quel gruppo”. (Giovanni Donzelli, Fratelli d’Italia, Radio 1)
Stellantis ha cercato negli ultimi anni di risolvere i problemi con i modelli del passato, cioè restando ancorata a vecchie strategie e cercando costi del lavoro più remunerativi prima nei Balcani e poi nel Nord Africa. Il punto non è cercare di spendere meno per fare lo stesso tipo di automobili ma cercare di investire sulle nuove auto del futuro”. (Paolo Gentiloni, Partito Democratico, Il Messaggero)
“Dopo 15 anni il M5s cammina da solo, questo va accettato. Non parlerò mai male di Beppe, penso solo che voglia chiudere il M5s e del resto lo ha detto in tutte le salse. Il voto ora è tra chi vuole questo e chi sta strutturando il Movimento per i prossimi 15 anni. Poi c’è chi spera che l’astensione per far fallire il quorum possa cambiare le cose ed è davvero brutto per la nostra storia”. (Francesco Silvestri, Movimento 5 Stelle, La Repubblica)
“Questo non è più il Movimento 5 stelle, il problema è che Conte non lo ammetterà mai. L’errore di Grillo è stato quello di svegliarsi troppo tardi, doveva muoversi quando le cose cominciavano ad andare male. Il Movimento è praticamente morto”. (Dino Giarrusso, Radio Cusano Campus)
“Beppe Grillo sul carro funebre? La fantasia non gli manca”. (Romano Prodi)
“Se avessi davanti Grillo gli direi che mi dispiace molto per come stanno andando le cose, che per tutti noi resta colui che ha dato vita ad un sogno e che le cose sarebbero potute andare diversamente. Ma il simbolo è questo e noi siamo il Movimento 5 Stelle”. (Vittoria Baldini, Movimento 5 Stelle, Un giorno da pecora)
“Quello di Conte non è più il M5S, è una costola sfigata del PD dove confluirà entro pochi anni per dare posti di rilievo a qualcuno. Io in un possibile nuovo movimento insieme a Virginia Raggi e Alessandro Di Battista? Io sicuramente non ci sarò”. (Danilo Toninelli, Movimento 5 Stelle, Un giorno da pecora)
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