Politica

L’EDICOLA, il Corriere: “Hamas-Israele: è tregua”. La Repubblica: “Gaza, speranza di pace”. Il Giornale: “Treni, l’ombra del sabotaggio”

La tregua fra Israele e Hamas e il caos treni sono i due argomenti principali sulle prime pagine di oggi. “Hamas-Israele: è tregua” titola il Corriere della Sera. “Gaza, speranza di pace” è l’apertura di Repubblica. “Treni, l’ombra del sabotaggio” è la prima pagina del Giornale. “Almeno un aspetto rincuorante il disastro delle ferrovie ce l’ha – ironizza Marco Travaglio – non è tornato il fascismo. Quando c’era Lui, i treni arrivavano in orario, almeno qualcuno; con Salvini, antifascista di provata fede, nessuno”.

Ecco la rassegna stampa di oggi:

“Hamas-Israele: è tregua”. (Il Corriere della Sera)

“Le cattive abitudini in Europa”. L’editoriale di Angelo Panebianco: “Quando le classi politiche giudicano irrisolvibile un problema lo nascondono sotto il tappeto. È convinzione generale che l’indebolimento relativo della potenza americana, i nuovi rapporti fra Stati Uniti e Europa, il guanto di sfida lanciato contro le società occidentali dalle potenze autoritarie, obblighino l’Europa ad occuparsi seriamente della propria sicurezza. Il che richiede uno strappo, un salto di qualità. Non essendo più scontata la protezione americana l’Europa deve (dovrebbe) dotarsi di un sistema di difesa autonomo”.

L’intervista al deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli: “Scudo penale? Se vale la presunzione di innocenza per tutti, non può valere la presunzione di colpevolezza per chi per mestiere difende la sicurezza. Cercheremo una formula seria e sobria per evitare che quando è chiara e inequivocabile la dinamica di un fatto ci sia l’obbligo d’ufficio di procedere, con lo stigma che porta l’essere indagati”.

“Gaza, speranza di pace”. (La Repubblica)

“Medio oriente, la nuova fase nell’era di Trump”. L’editoriale di Maurizio Molinari: “L’accordo su liberazione degli ostaggi israeliani e cessate il fuoco nella Striscia di Gaza è frutto delle forti pressioni esercitate da Donald Trump ma è appeso a un filo. Si tratta infatti di un compromesso fragile perché tanto Israele che Hamas lo interpretano solo come una tappa verso un obiettivo strategico che permane: eliminare l’avversario”.

L’intervista al ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida: “Centrodestra separato in Veneto? A me sembra incomprensibile. I nostri elettori hanno sempre voluto l’unità”.

“La tregua”. (La Stampa)

“Allarme clima: a gennaio il 63% di neve in meno”. (Il Sole 24 Ore)

“Finalmente”. (Il Messaggero)

“La tregua (fragile) che serve a tutti”. L’editoriale di Vittorio Sabadin: “Israele e Hamas hanno siglato un cessate il fuoco dopo 466 giorni di guerra terribile, che ha causato 46.600 vittime e 110.000 feriti. In cambio degli ostaggi israeliani ancora prigionieri saranno rilasciati 1.000 palestinesi, un quarto dei quali sono terroristi condannati per attentati sanguinari. Il nuovo presidente americano Trump è soddisfatto e si è attribuito il successo dell’accordo. Il ministro degli Esteri italiano Antonjo Tajani ha detto che finalmente si chiude una stagione di guerra. E’ giusto rallegrarsi, come hanno fatto ieri sera anche migliaia di israeliani nelle strade di Tel Aviv e Gerusalemme, e migliaia di palestinesi nella Striscia. Ma non è detto che dopo questa stagione di guerra non se ne apra un’altra: i problemi lasciati aperti sono ancora enormi e quando lo scambio di prigionieri sarà concluso le ostilità potrebbero ricominciare”.

“Treni, l’ombra del sabotaggio”. (Il Giornale)

“Alla fine”. (Il Manifesto)

“Ecco la tregua. Non si allontani il cielo sopra Gaza”. L’editoriale di Tommaso Di Francesco: “Ci sono due modi per affrontare quella che viene dichiarata come ‘tregua provvisoria di 42 giorn a Gaza’, a quanto pare alla fine accettata da Hamas, dal premier israeliano Netanyhau e dall’Idf, l’esercito d’Israele che in un tiro al piccione quotidiano chiamato vergognosamente ‘guerra’ dai media mainstream ha bombardato i ‘disumani’ della Striscia di Gaza con il risultato di più di 46mila civili uccisi, tra i quali 17 mila bambini e migliaia e migliaia di donne, dopo l’eccidio del 7 ottobre e il sequestro di 240 ostaggi israeliani da parte di Hamas”.

“Ecco il vero complotto”. (Il Fatto Quotidiano)

“O Roma o Orte”. L’editoriale di Marco Travaglio: “Almeno un aspetto rincuorante il disastro delle ferrovie ce l’ha: non è tornato il fascismo. Quando c’era Lui, i treni arrivavano in orario, almeno qualcuno; con Salvini, antifascista di provata fede, nessuno”.

L’intervista al sindaco di Napoli e presidente dell’Anci Gaetano Manfredi: “Le zone rosse sono una misura emergenziale, temporanea. Ma per affrontare strutturalmente i problemi della sicurezza servono risorse, e una maggiore presenza delle forze dell’ordine”.

“Pagliacciata contro la polizia”. (Libero)

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Gianluca Pace