La possibile tregua a Gaza è l’argomento principale sulle prime pagine di oggi. Tregua a Gaza, piano Usa-Qatar: l’ora dell’accordo” titola il Corriere della Sera. “Gaza verso la tregua” è l’apertura di Repubblica. Diversa, invece, l’apertura del Fatto Quotidiano: “Uno scudo agli agenti anche per gli omicidi”.
Ecco la rassegna stampa di oggi:
“Tregua a Gaza, piano Usa-Qatar: l’ora dell’accordo”. (Il Corriere della Sera)
“Un ruolo (possibile) per l’Italia”. L’editoriale di Ernesto Galli Della Loggia: “Il forte legame personale che Giorgia Meloni intrattiene con la nuova amministrazione degli Stati Uniti suscita in Italia molte preoccupazioni. Ci si chiede infatti se un tale legame, insieme alla notoria aggressività di Donald Trump nei confronti della Ue, non possa compromettere il nostro rapporto con Bruxelles. Personalmente una tale domanda mi sembra soprattutto la spia della natura che troppo spesso hanno avuto i nostri rapporti con l’Europa, improntati a una timidezza molto somigliante alla subalternità”.
L’intervista a Luciano Benetton: “Toscani? Avevamo la certezza di quello che stavamo facendo. Oliviero aveva anche un modo ironico di lavorare, ci occupavamo di grandi temi ma avevamo anche una sorta di leggerezza che ci veniva dalla convinzione di ciò che proponevamo al mondo. Un mondo sicuramente diverso da quello nel quale viviamo oggi”.
“Gaza verso la tregua”. (La Repubblica)
“L’Inps e le pensioni integrative, salto nel buio”. L’editoriale di Tito Boeri e Mario Padula: “La norma non dice come verranno utilizzati questi contributi. In quale fondo verranno versati? Quale sarà il loro rendimento, a quale tasso saranno capitalizzati?”
L’intervista all’ex ministro Marco Minniti: “Le proteste innescate dalla morte di Ramy? Io credo che così come non bastano le statistiche, non sia sufficiente nemmeno l’aumento delle pene. Perché qui parliamo di zone franche dove lo Stato non c’è: se i criminali non vengono arrestati che senso ha parlare di pene?”
L’intervista ad Alex Cotoia, assolto dopo l’omicidio del padre: “Adesso penso concretamente al futuro. Vorrei fare un master, portare a termine il percorso accademico con la laurea magistrale in Comunicazione. Viaggiare, entrare nello staff dell’Inter, essere uno dei loro portavoce”.
“Guerra a Gaza, l’ora della tregua”. (La Stampa)
L’intervista all’ex ministro Rino Formica: “Stiamo entrando in una fase nella quale il rapporto con gli Stati Uniti non è più un rapporto tra alleati. Perché gli Stati Uniti della nuova amministrazione di fatto non vogliono alleati”.
L’intervista al sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro: “Sfido i magistrati a trovare una qualunque altra categoria di lavoratori che si lamenti del raddoppio dei propri organi rappresentativi. Noi li stiamo rafforzando e al tempo stesso garantiamo la terzietà del giudice nel processo, perché per noi il magistrato, quando giudica, non può aver giocato nella stessa squadra di chi invece accusa”.
L’intervista al sindaco dem di Torino Stefano Lo Russo: “Daspo urbano? Per come è concepito non è a tutela della sicurezza. La destra che lo propone vuole solo cancellare dal panorama delle città le fasce deboli. Non fa riferimento all’illegalità, bensì ai fenomeni di fragilità. Che purtroppo sono sempre di più e molto complessi. La povertà non è un reato e non è un problema di ordine pubblico”.
“Il super dollaro vola ai massimi dal 2022. Le borse cancellano il rally di Trump”. (Il Sole 24 Ore)
“Gaza, l’accordo per la tregua mai così vicino”. (Il Messaggero)
“Gaza, miracolo Trump: cessate il fuoco a un passo”. (Il Giornale)
“Prima della tregua”. (Il Manifesto)
“Uno scudo agli agenti anche per gli omicidi”. (Il Fatto Quotidiano)
“Fascisti su Marte”. L’editoriale di Marco Travaglio: “La serie M – Il figlio del secolo è molto ben fatta. Un po’ statica, noiosa e sconnessa, forse. Ma tecnicamente impeccabile per cast, interpretazioni, regia, ambientazioni, musiche, spettacolo. Ha un solo difetto: ci racconta un uomo che non è Benito Mussolini, ma la sua macchietta, e un movimento che non è il vero fascismo”.