Le prime decisioni del neo presidente Donald Trump sono l’argomento principale sulle prime pagine di oggi. “Trump corre, valanga di decreti” è la prima pagina del Corriere della Sera. “Trump alla guerra dei dazi” è l’apertura di Repubblica. “America contro tutti” è invece il titolo di apertura della Stampa.
Ecco la rassegna stampa di oggi:
“Trump corre, valanga di decreti”. (Il Corriere della Sera)
“Se negli Usa scoprono la signoria”. L’editoriale di Beppe Severgnini: “Donald Trump è tornato alla Casa Bianca come miliardario nuovo di zecca, grazie alla cripto-valuta personale che ha lanciato alla vigilia dell’insediamento: tutti possono mettere soldi sul conto del presidente degli Stati Uniti d’America, in sostanza. Lo stesso ha fatto la moglie Melania. Forse il cappello calato sugli occhi era un modo per nascondere l’espressione sbalordita. Chi poteva immaginare che gli Usa accettassero tanto, e tanto in fretta?”
L’intervista ad Antonio Di Pietro: “Sì, non è una dipietrata. Lo dico tenendo ben presente gli articoli 104 e 111 della Costituzione. La separazione delle carriere è solo la naturale conseguenza dell’art 111, una conseguenza di buon senso”.
L’intervista al presidente della Calabria e vicesegretario di Forza Italia Roberto Occhiuto: Le recenti decisioni della Consulta sull’Autonomia, quella dell’altro ieri e ancor di più la precedente sull’impianto generale della norma, sono innanzitutto una vittoria del buonsenso. Certamente è utile al governo che non si svolga un referendum che avrebbe spaccato in due l’Italia e che — al Sud come al Nord — avrebbe rischiato di diventare una vera e propria valanga per il centrodestra”.
“Trump alla guerra dei dazi”. (La Repubblica)
“Questione di sovranità”. L’editoriale di Andrea Bonanni: “Il mondo si inchina a Trump, ringhioso imperatore che detta le sue regole universali aprendo una nuova era. L’Europa impotente e spaurita si inchina a Giorgia Meloni, unica leader della Ue invitata alla corte di Washington, e la elegge a propria portavoce presso la Casa Bianca per scongiurarne l’ira funesta”.
“Trump, America contro tutti”. (La Stampa)
“Fisco e multinazionali, Trump straccia l’accordo Ocse sulla minimum tax”. (Il Sole 24 Ore)
“Trump, un ciclone sulla Ue”. (Il Messaggero)
“L’Europa colga la lezione americana”. L’editoriale di Ferdinando Adornato: “Istintivamente viene da diffidare di un leader che sostiene di dare inizio a una nuova era e che Dio l’ha protetto per consentirgli di salvare la nazione. Si tratta di parole che a noi europei non piacciono, convinti come siamo della verità suggerita da Goethe: ‘Una grande presunzione è sempre sul punto di causare enormi danni’. Ma sarebbe sbagliato fermarsi alla diffidenza, sottraendosi all’irrinunciabile dovere di capire. Cos’è successo perché la più forte democrazia del mondo decidesse di consegnarsi alla ‘grande presunzione’ di Trump?”
“Trump scuote l’Europa”. (Il Giornale)
“Far West Bank”. (Il Manifesto)
“Promesse di pace, Monòpoli d’affari e guerra”. L’editoriale di Alberto Negri: “L’insediamento di Donald Trump alla Casa bianca a qualcuno è potuto sembrare uno spettacolo euforizzante. Mai si era visto un tale avanspettacolo della politica se non in certe rappresentazioni grottesche del cinema o del teatro, con il braccio teso di Elon Musk che sembrava una parodia di Fascisti su Marte, dove Trump – ci ha avvertito lunedì – vuole piantare la bandiera stelle e strisce”.
“Meloni: via Santanchè. Crosetto e Salvini: resti”. (Il Fatto Quotidiano)
“Sempre sul pezzo”. L’editoriale di Marco Travaglio: “L’irruzione di Trump con la sua corte dei miracoli e dei miliardi decuplica da un giorno all’altro le distanze fra le sponde dell’Atlantico e fa invecchiare di cent’anni il mondo di prima e di fuori”.
“Il suicidio dell’Europa”. (La Verità)
“Comunisti su Marte”. (Libero)