L'EDICOLA, Il Corriere: "Trump-Putin: subito i negoziati". La Stampa: "Telefonata Trump-Putin. Ora pronti alla tregua". Libero: "I gufi di Sanremo non cantano più" - Blitz Quotidiano
La principale notizia di oggi sui quotidiani è quella della telefonata fra il presidente degli Stati Uniti Trump e quello russo Putin per iniziare i negoziati e una tregua nella guerra fra Russia e Ucraina. “Trump-Putin: subito i negoziati”, titola il Corriere della Sera. “Telefonata Trump-Putin. Ora pronti alla tregua”, titola invece La Stampa. “I gufi di Sanremo non cantano più”, è l’apertura di Libero.
Ecco la rassegna stampa di oggi:
“Trump-Putin: subito i negoziati” (Il Corriere della Sera).
“Gli imperi moderni”. L’editoriale di Paolo Valentino: “Ieri sera al Cremlino, Vladimir Putin ha brindato con l’amato Shampanskoe Novij Svet, il vino spumante prodotto in Crimea, la penisola che ora sa di aver per sempre ricongiunto alla Russia. Novij Svet significa Nuovo Mondo e come da noi è uno dei nomi che i russi usano per l’America. L’annuncio della “lunga e produttiva” telefonata con Donald Trump, la prima ufficialmente confermata dopo l’insediamento alla Casa Bianca, ha per Putin valore esistenziale. Parte da subito il negoziato per porre fine alla guerra in Ucraina”.
“Telefonata Trump-Putin. Ora pronti alla tregua” (La Stampa).
L’intervista al commissario all’Economia della Commissione Europea Valdis Dombrovskis: “Dobbiamo rafforzare la nostra competitività e affrontare i fattori che ci fermano: come ha chiarito anche Mario Draghi nel suo report, non possiamo permetterci di continuare come se nulla fosse. Con questo piano vogliamo che le imprese impieghino molto meno tempo e risorse per adempiere alle norme burocratiche, in modo da averne a disposizione molto di più per l’innovazione, la creazione dei posti di lavoro e la crescita dell’economia. Preserviamo i nostri obiettivi politici, compresi quelli del Green Deal, così come i nostri elevati standard sociali e ambientali. Stiamo solo cercando di capire come raggiungerli in modo più efficiente e meno costoso”.
L’intervista a Sali Berisha, ex presidente albanese: “Noi non cambieremo una virgola di questo contratto, ma lo rispetteremo. Ci siamo opposti ai centri migranti in Albania, per questioni umanitarie, e abbiamo fatto ricorso. La Corte costituzionale albanese ha detto che sono conformi alle leggi, dunque se andremo al potere non modificheremo una virgola e onoreremo i patti. Quel che è certo però è che, finiti i 5 anni, il contratto con l’Italia non si rinnoverà”.
“La produzione torna ai livelli Covid” (Il Sole 24 Ore).
“Trump-Putin, patto sull’Ucraina” (La Repubblica).
“Il cambio di strategia non tradisca le alleanze”. L’editoriale di Maurizio Molinari: “A quasi tre anni dall’inizio della più grande guerra in Europa dal 1945 arriva la svolta sul fronte ucraino: la novità è dialogo diretto, e globale, fra Donald Trump e Vladimir Putin. Per la prima volta i due presidenti fanno sapere di essersi parlati, concordano di vedersi e iniziare negoziati per arrivare alla fine del conflitto”.
“Effetto Trump, in Ucraina si tratta” (Il Giornale).
“Caso La Russa jr.: “Ignazio chiamò il capo degli spioni” (Il Fatto Quotidiano).
“Meloni viola la sua legge”. L’editoriale di Marco Travaglio: “Questo articolo è una notizia di reato: Giorgia Meloni ha violato una legge del governo Meloni, commettendo un reato procedibile d’ufficio, senza bisogno di denunce. Reato non ministeriale perché slegato dall’esercizio delle funzioni”.
“I gufi di Sanremo non cantano più” (Libero).
“Un caso diplomatico nel risiko bancario”. L’editoriale di Mario Sechi: “Donald Trump si sta muovendo con impressionante rapidità. Gli Stati Uniti giocano la partita guardando alla Cina (commercio, manifattura e nuove tecnologie), alla Russia (energia e sicurezza in Europa) e all’Iran (nucleare e terrorismo). L’Europa non tocca palla e i rischi di tenuta dell’Unione sono elevati. Una nazione come l’Italia, con un’economia trasformatrice, un alto debito pubblico e un ricco risparmio privato, deve difendersi dal rischio geopolitico e, soprattutto in questa fase, non può perdere la sovranità finanziaria, lasciare i risparmi degli italiani nelle mani di raider che non conoscono l’interesse nazionale”.
“Ucraina, parte il negoziato” (Il Messaggero).
“Fine vita, si impone una legge nazionale”. L’editoriale di Paolo Pombeni: “La questione del cosiddetto fine vita è tra le più delicate fra quelle di cui può occuparsi la legge. Per questo ogni volta che si affronta il tema con responsabilità si percepisce la difficoltà dell’esprimere giudizi che lo risolvono nettamente. Eppure si tratta di un argomento a cui non sembra possibile sfuggire per la semplice ragione che il tema della sopportabilità della sofferenza estrema senza speranze è un fenomeno a cui la gran parte della popolazione viene messa di fronte per esperienza del contesto in cui vive, perché il progresso stesso della medicina lo rende frequente”.
“Paese sicuro” (Il Manifesto).
“Allora trattare con i banditi si può. Chiesta l’archiviazione per D’Alema” (La Verità).
“Ucraina, accordo tra Trump e Putin. “Subito colloqui per finire la guerra” (Domani).