
L'EDICOLA, Il Corriere: "Usa-Kiev, intesa sulla tregua". La Stampa: "Ucraina, tregua a un passo". Il Fatto: "Ursula umilia il Parlamento. Pd: riarmo no, ma anche sì" - Blitz Quotidiano
La principale notizia di oggi in apertura sui quotidiani è quella dell’incontro in Arabia Saudita tra le delegazioni statunitense e ucraina, al termine del quale gli Stati Uniti hanno deciso di riprendere gli aiuti militari, così come la condivisione delle informazioni di intelligence con l’Ucraina, disponibile a un cessate il fuoco di 30 giorni se lo accettasse anche la Russia. “Ucraina, tregua a un passo”, titola La Stampa. “Usa-Kiev, intesa sulla tregua”, è l’apertura del Corriere. “Ursula umilia il Parlamento. Pd: riarmo no, ma anche sì”, è invece la prima pagina del Fatto Quotidiano.
Ecco la rassegna stampa di oggi:
“Usa-Kiev, intesa sulla tregua” (Il Corriere della Sera).
“La vera sfida alle élite”. L’editoriale di Ernesto Galli della Loggia: “Per noi europei fare i conti con Trump non significa solo renderci conto della frattura che egli ha creato nella politica estera americana e nei rapporti tra noi e gli Usa. Deve significare anche capire perché Trump ha vinto, perché una maggioranza di americani si è riconosciuta nel suo programma che ai loro occhi, alla fine, non consisteva altro che in un punto: contrastare l’orientamento progressista che negli ultimi due/tre decenni ha radicalmente mutato il volto ideologico-culturale della società americana e insieme delle nostre”.
L’intervista al ministro del Merito e dell’Istruzione Giuseppe Valditara: “La Bibbia come l’Iliade e l’Odissea. Il latino insegnato anche alle medie, perché abitua a studiare. Le nuove indicazioni in vigore da settembre 2026, tanta calligrafia, grammatica e poesia, la storia ai bambini sarà narrata, ma senza enciclopedismi. Alle medie il latino diventa curriculare, ma opzionale. Si tratta di un’ora alla settimana in più, che le scuole decideranno come inserire nell’orario. Farà parte del curriculum e quindi metteremo a disposizione le risorse umane necessarie. Sarà certamente valutato”.
“Ucraina, tregua a un passo” (La Stampa).
L’intervista a Nicola Procaccini, europarlamentare di Fratelli d’Italia e copresidente dei Conservatori europei: “Il nuovo regolamento Ue sui rimpatri “mostra un approccio severo che segue il modello italiano, che evidentemente non è xenofobo come sostiene la sinistra. Va persino oltre il protocollo Italia-Albania, si avvicina quasi al modello Ruanda proposto in Inghilterra”.
L’intervista all’eurodeputata dem Pina Picierno: “La forte critica di Schlein sul piano Re-arm è stata una scelta sbagliata? Lo è nei suoi fondamenti strategici di breve e lungo periodo. Siamo tutti per la difesa comune, ma qualunque percorso ha bisogno di primi passi. Avremmo tutti voluto altro, ma la realtà conta più dei desideri”.
“Usa-Ucraina: Sì alla tregua” (La Repubblica).
L’intervista a Giuseppe Poggi, il padre di Chiara, la ragazza uccisa a Garlasco nel 2007: “Dopo diciotto anni sia io che mia moglie che nostro figlio pensavamo che fosse finita. Siamo rimasti di sasso, nessuno ci aveva detto niente. Non è il momento di azzardare dei ragionamenti. Non vogliamo farlo, siamo sempre stati prudenti e misurati, fin dal primo giorno. Abbiamo atteso per anni che la verità giudiziaria sulla morte di nostra figlia venisse a galla e fosse scritta. In modo definitivo. In questa fase ogni nostra dichiarazione sulle novità emerse potrebbe essere strumentalizzata”.
“Adesso la partita a poker con il Cremlino”. L’editoriale di Maurizio Molinari: “Il vero vincitore è Bin Salman, l’erede al trono saudita che prima ha ospitato a Riad il disgelo Usa-Russia e ora a Gedda la riconciliazione Ucraina-Usa”.
“Caos sui dazi degli Usa al Canada: cedono le Borse europee e Wall Street” (Il Sole 24 Ore).
“Kiev-Usa, patto per la tregua” (Il Messaggero).
“Difesa comune, una scelta doverosa”. L’editoriale di Romano Prodi: “Non ho mai avuto alcun dubbio che, se avessimo avuto una comune difesa europea, la Russia non avrebbe attaccato l’Ucraina. L’aggressione ha infatti contato sulla sproporzione fra le forze russe e le forze ucraine, che Putin pensava sarebbero state lasciate sole proprio in conseguenza delle divisioni europee. Queste divisioni sono state cancellate e si è potuto fronteggiare per lunghi mesi la Russia unicamente grazie al sostegno dei paesi occidentali, con gli Stati Uniti in prima fila”.
L’intervista all’ad di Leonardo Roberto Cingolani: “Siamo a un momento cruciale per il settore della difesa europea. La nostra prospettiva è quella di agire come catalizzatori di alleanze industriali in grado di contribuire allo sviluppo di tecnologie competitive in seno all’Europa. Mi auguro che l’Europa unisca le forze. Da soli non ce la possiamo fare. Rispetto agli Stati Uniti, investiamo meno ma soprattutto in modo frammentato su diversi progetti e piattaforme. Così si perde efficacia negli investimenti e nello sviluppo delle tecnologie necessarie per garantire la sicurezza dei cittadini. Ora è necessario che le grandi aziende del settore collaborino”.
“Garlasco, caso riaperto: indagato Sempio” (Il Giornale).
“Tregua riarmata” (Il Manifesto).
“Ursula umilia il Parlamento. Pd: riarmo no, ma anche sì” (Il Fatto Quotidiano).
“Le rane in paradiso”. L’editoriale di Marco Travaglio: “Provate a chiedere a ChatGpt, cioè all’intelligenza artificiale, come si è evoluta in questi tre anni la percezione europea del conflitto in Ucraina. La risposta dovrebbero leggerla tutti i deficienti naturali che governano o sostengono la cosiddetta Europa, incapaci di uscire dal tunnel della droga bellicista”.
“La giustizia è impazzita” (La Verità).
“Il fiasco di Garlasco” (Libero).
“Usa e Ucraina: Tregua di un mese. Trump scatena l’inferno sui dazi” (Domani).