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L’EDICOLA, La Repubblica: “Lega e FI, lite continua”. Il Giornale: “Lo sciopero di pochi blocca tutto il Paese”. Il Manifesto: “Red friday”

Le liti all’interno della maggioranza sul mancato taglio del canone RAI e lo sciopero di oggi sono i temi principali sulle prime pagine di oggi. “Scintille tra Lega e Forza Italia” titola il Corriere della Sera. “Lega e FI, lite continua” è la prima pagina di Repubblica. Dall’altra parte del fronte, invece, si parla di sciopero.

“Lo sciopero di pochi blocca tutto il Paese” scrive il Giornale. Sulla stessa linea Libero: “Vieni avanti Landini”.

Ecco la rassegna stampa di oggi:

“Scintille tra Lega e Forza Italia”. (Il Corriere della Sera)

“Non c’è nulla di più insidioso per un governo di una baruffa strumentale tra i partiti di governo. E non per gli effetti politici che la lite produce ma per i danni che questa miscela corrosiva provoca nel rapporto con l’opinione pubblica”. (L’editoriale di Francesco Verderami, Il Corriere della Sera)

“Nella drammatica situazione di Gaza non ricorre nessuno dei due caratteri tipici dei principali genocidi generalmente riconosciuti come tali — il Medz Yeghern degli armeni, l’Holodomor dei kulaki ucraini, la Shoah degli ebrei, il Porrajmos dei rom e sinti, la strage della borghesia cambogiana, lo sterminio dei tutsi in Ruanda — mentre sono piuttosto evidenti crimini di guerra e crimini contro l’umanità, commessi sia da Hamas e dalla Jihad, sia dall’esercito israeliano”. (L’intervista a Liliana Segre, Il Corriere della Sera)

“È giusto rivendicare legittime opinioni. Ed è normale che queste ci siano. La maggioranza non è mica una caserma”. (L’intervista a Tommaso Foti, Fratelli d’Italia, Il Corriere della Sera)

“Lega e FI, lite continua”. (La Repubblica)

“Dai 5Stelle ai referendum, piccoli segnali di partecipazione. Ecco la doppia lezione che possiamo trarre: non è vero che gli italiani sono indifferenti, anzi c’è la voglia di decidere. E serve il voto online”. (L’editoriale di Michele Ainis, La Repubblica)

“L’aria è frizzante, basta che non diventi irrespirabile, come nel 2019”. (L’intervista Gian Marco Centinaio, Lega, La Repubblica)

“Messina: Ue salva con gli eurobond”. (La Stampa)

“Se l’Europa promuove l’Italia che non rispetta le regole”. (L’editoriale di Chiara Saraceno, La Stampa)

“Aspetto il comunicato di denuncia della premier Meloni contro le scelte anti-italiane del suo vice Salvini”. (L’intervista a Nicola Zingaretti, La Stampa)

“Concordato, via a 2 milioni di lettere”. (Il Sole 24 Ore)

“Manovra e Ue, Meloni al Colle”. (Il Messaggero)

“‘C’è ormai un soggettivismo a oltranza che ci ha portato all’eccesso, al fatto che gruppi più o meno ristretti possano avere più diritti ed essere più potenti dell’intera collettività’. Questo è un passo dell’ultimo libro di Giuseppe De Rita, ‘Oligarca per caso’. E vengono alla mente queste righe mentre oggi ci apprestiamo ad affrontare – come collettività di cittadini che hanno bisogno del pieno diritto alla vivibilità, alla mobilità e al lavoro in tutti i giorni dell’anno – lo sciopero generale indetto dalla Cgil e dalla Uil”. (L’editoriale di Mario Ajello, Il Messaggero)

“Lo sciopero di pochi blocca tutto il Paese”. (Il Giornale)

“Red friday”. (Il Manifesto)

“Le auto blu di lusso a 300 dirigenti RAI”. (Il Fatto Quotidiano)

“Immaginate se per tre giorni consecutivi i 5Stelle avessero votato con la destra il ripristino-raddoppio dei finanziamenti pubblici ai partiti aboliti in un referendum, la Commissione Ue più destrorsa, guerrafondaia, anti-sociale e anti-green mai vista e la risoluzione che attizza la terza guerra mondiale nucleare con la Russia, cazziando financo Scholz”. (L’editoriale di Marco Travaglio, Il Fatto Quotidiano)

“Altro che fare lo Ius Scholae: togliamo le cittadinanze facili”. (La Verità)

“Vieni avanti Landini”. (Libero)

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