
L'EDICOLA, Repubblica: "Meloni contro gli europeisti". La Stampa: "L'Europa si è fermata a Ventotene". Il Fatto: "La Lega disarma Meloni" - Blitz Quotidiano
La principale notizia di oggi in apertura sui quotidiani è quella relativa alle comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera in vista del Consiglio europeo, con le reazioni indignate dell’opposizione alle sue parole provocatorie sul Manifesto di Ventotene. “L’Europa si è fermata a Ventotene”, titola La Stampa. “Meloni contro gli europeisti”, è l’apertura di Repubblica. “La Lega disarma Meloni”, è invece la prima pagina del Fatto Quotidiano.
Ecco la rassegna stampa di oggi:
“Meloni contro gli europeisti” (La Repubblica).
“Bagarre in aula sull’Europa” (Il Corriere della Sera).
“Le certezze perdute e le scelte”. L’editoriale di Danilo Taino: “L’era del procrastinare, delle mezze misure, degli espedienti rassicuranti e incomprensibili, dei rinvii sta arrivando alla fine. Al suo posto, stiamo entrando in un periodo di conseguenze2. Era il 12 novembre 1936, a parlare era Winston Churchill davanti al Parlamento britannico: tre anni e mezzo prima di diventare il primo ministro che impedirà a Hitler la conquista dell’Europa. Un leader. Anche oggi siamo entrati in un «periodo di conseguenze», in una fase di sconvolgimenti di grande rilievo. Siamo ancora al 1936. In una situazione del mondo forse più complicata da decifrare di quella di allora”.
L’intervista al ministro della Difesa Guido Crosetto: “La difesa europea, rebus sic stantibus, non può sostituire la Nato né offrire lo stesso livello di protezione. Ogni Paese è responsabile della sua Difesa e non esiste, ad oggi la possibilità, né concreta né giuridica, di un meccanismo automatico di mutuo soccorso, intra-Ue, in caso di aggressione di una Nazione, o un’entità, esterna”.
L’intervista al senatore Pier Ferdinando Casini: “Proprio ora che si va verso la strada di una maggiore integrazione europea, aprire un
contenzioso ideologico sui padri fondatori proprio non lo capisco. La realtà di Ventotene è una delle pagine più belle per l’Europa. Meloni ha decontestualizzato cose di 80 anni fa. I padri fondatori erano in galera sotto il fascismo e in quel contesto ideologico e culturale rivendicavano un’idea di socialismo lontana anni luce dalla sua”.
“L’Europa si è fermata a Ventotene” (La Stampa).
L’intervista a Gioconda Spinelli, figlia di Veniero Spinelli: “La signora Meloni dovrebbe studiare meglio la storia, anche quella scritta da mio zio Altiero. Questa bestemmia conferma quello che ho sempre pensato di Meloni. La sua storia viene dal fascismo e lo conferma. E quindi è chiaro che non può essere la sua Europa quella del Manifesto di Ventotene”.
“Zelensky: pace entro l’anno” (Il Messaggero).
“Il fattore tempo che avvantaggia il Cremlino”. L’editoriale di Romano Prodi: “La conseguenza più importante del lungo colloquio telefonico fra Trump e Putin è che il dialogo è cominciato. Le decisioni prese sono in effetti assai marginali e si limitano all’impegno, peraltro limitato nel tempo, di non colpire le infrastrutture energetiche dell’uno e dell’altro fronte, a cui si aggiunge un modesto scambio di prigionieri, che si era già ripetuto varie volte in passato. Non si è nemmeno parlato di una pur limitata tregua nei combattimenti e tutto è stato rimandato a possibili colloqui successivi e alle trattative che si stanno svolgendo in Arabia Saudita”.
“La Fed taglia le stime di crescita Usa. Allarme inflazione, i tassi restano fermi” (Il Sole 24 Ore).
“La verità su Ventotene manda in tilt la sinistra” (Il Giornale).
“La Lega disarma Meloni” (Il Fatto Quotidiano).
“Michele La Trippa”. L’editoriale di Marco Travaglio: “Finora non ho scritto della manifestazione europeista di Michele Serra e di Repubblica per due motivi. Non ho capito bene per cosa o contro cosa l’avessero convocata: infatti non l’avevano capito neppure i partecipanti, ciascuno dei quali era lì per un obiettivo opposto a quello del vicino”.
“Basta Spinelli” (Il Manifesto).
“Meloni insulta l’Europa antifascista. Lo sfregio al Manifesto di Ventotene” (Domani).
“L’ora del ricovero parlamentare. Chiamate l’ambulanza” (Libero).
“Una opposizione ferma al 1941”. L’editoriale di Mario Sechi: “L’uso politico della storia da parte della sinistra durante questa legislatura è sistematico: sono partiti con lo spettro del fascismo, hanno evocato i totalitarismi del ’900, fino ad utilizzare un testo scritto nel 1941, il Manifesto di Ventotene, per sostenere che la destra italiana è affetta da nazionalismo acuto e dunque impresentabile in Europa”.
“La sinistra s’è fatta troppi Spinelli” (La Verità).