
L'EDICOLA, Repubblica: "Mosca fa strage di civili". Il Corriere: "Ucraina, bombe sui fedeli". Il Fatto: "Meloni offre a Trump 8 miliardi di armi. In Italia controllori Nato" - Blitz Quotidiano
La notizia principale di oggi in apertura qui quotidiani è quella relativa al bombardamento russo sulla città di Sumy, in Ucraina, che ha provocato oltre trenta morti. “Mosca fa strage di civili”, titola Repubblica. “Ucraina, bombe sui fedeli”, è l’apertura del Corriere della Sera. “Meloni offre a Trump 8 miliardi di armi. In Italia controllori Nato”, è invece la prima pagina del Fatto Quotidiano.
Ecco la rassegna stampa di oggi:
“Mosca fa strage di civili” (La Repubblica).
L’intervista al ministro per gli Affari europei Tommaso Foti: “C’è un dato che come europei dobbiamo tenere presente, a prescindere dalla visita di Meloni a Trump: la sovraproduzione cinese. Pechino non riesce ad assorbire la produzione interna. E quindi, rischiamo presto un’invasione di prodotti cinesi a basso prezzo. Credo che l’Europa debba pensare a misure di salvaguardia, in prospettiva. Anche perché i dazi di Trump alla Cina favoriscono la diversificazione del mercato cinese. E aumentano i rischi, per noi”.
“Ucraina, bombe sui fedeli” (Il Corriere della Sera).
“La verità dei numeri americani”. L’editoriale di Giuseppe Sarcina: “Il simbolo dell’America è un’Aquila dallo sguardo severo, dominatore. Donald Trump, invece, ci sta raccontando il Paese più potente come se fosse un volatile impacciato, spiumato da tutti gli altri governi del pianeta. Non solo dagli avversari cinesi, ma anche dagli alleati storici, gli europei «parassiti» e irriconoscenti. E persino dal piccolo e anonimo Lesotho, colpevole di fornire, sotto costo secondo Trump, il denim, il cotone che serve a confezionare i jeans, come quelli della Levi’s. Il mondo descritto da Trump tocca le vette della manipolazione”.
“Crosetto: “Più fondi alla Difesa” (La Stampa).
L’intervista al ministro della Difesa Guido Crosetto: “Il due per cento di spesa per la Difesa non è più un punto di arrivo da tempo, ma solo di partenza. Ma questo è solo un target economico. Il mio impegno irrinunciabile è garantire la difesa di questo Paese, indipendentemente da quel che accade. Al momento non abbiamo né risorse né scorte né investimenti per garantire la difesa dell’Italia nei prossimi anni come dovremmo. E quindi serve un’accelerazione. Servirebbe un investimento molto superiore a quello che facciamo, ma occorre anche un intervento di tipo normativo. Sulla parte militare abbiamo un rapporto “privilegiato” con gli Usa. Noi siamo il primo Paese al mondo in grado di produrre F35, oltre gli Stati Uniti, e l’unico nel quale verranno formati piloti perché gli Usa non ce la fanno da soli. Quel programma è la dimostrazione che puoi comprare da loro ma hai ritorni economici e industriali superiori a quello che hai speso”.
L’intervista al presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Cesare Parodi: “L’autocritica va sempre fatta. L’Anm è consapevole di alcune problematiche e del fatto che abbiamo perso credibilità di fronte all’opinione pubblica. Anche per nostre responsabilità, ma soprattutto perché subiamo attacchi strumentali, a livello politico e mediatico. Tanti non hanno più fiducia nella magistratura e questo può favorire la riforma proposta dal governo. Ci sono disposizioni che nuocciono alla credibilità della magistratura e ne pregiudicano l’immagine, oltre a penalizzare nel concreto l’attività lavorativa. Siamo avviliti di fronte ad alcune misure, a cominciare dal sorteggio per i membri del Csm: mi dica quale categoria in Italia non ha il diritto di scegliere i propri rappresentanti”.
“Dazi, tasse, regole: sulle big tech la partita di Usa e Ue” (Il Sole 24 Ore).
“Ucraina, la strage delle Palme” (Il Messaggero).
“La missione di Giorgia tra rischi e vantaggi”. L’editoriale di Alessandro Campi: “Giorgia Meloni andrà fra un paio di giorni negli Stati Uniti per un incontro, certamente complicato e non privo di incognite, con il Presidente Trump. In molti, specie tra i suoi oppositori in Parlamento, nelle ultime due-tre settimane hanno avanzato molti dubbi su questa scelta, senza però addurre motivazioni politiche convincenti. Quello dei critici è parso un invito a restarsene a Roma, per così dire, a prescindere, espresso per puro amor polemico”.
“Trump, il piano Meloni” (Il Giornale).
“Mentre i dazi sconvolgono il mondo, l’Ue ci indebita per comprare i missili” (La Verità).
“Meloni offre a Trump 8 miliardi di armi. In Italia controllori Nato” (Il Fatto Quotidiano).
“Ma mi faccia il piacere”. L’editoriale di Marco Travaglio: “L’ultimo bacio. “Gas e armi, aumentare gli acquisti dagli Usa. Il piano europeo anti dazi con il sì dell’Italia” (Corriere della sera, 13.4). Da “Riarmo Europa” a “Prontezza 2030” a “Baciamogli il Culo 2025”. Il medico curante. “In America esiste il Dsm, la bibbia dei disturbi mentali, Trump ne ha una collezione”.
“Trump rompe con Putin” (Libero).
“Ucraina, Putin fa strage di civili a Sumy” (Domani).