L'EDICOLA, Repubblica: "Tregua, Putin alza il prezzo". Il Corriere: "Tregua, le condizioni di Putin". Libero: "Putin tratta, panico a sinistra" - Blitz Quotidiano
La principale notizia di oggi in apertura sui quotidiani è quella relativa alla risposta del presidente russo Vladimir Putin alla proposta statunitense di una tregua con l’Ucraina. Putin, il quale si è detto di sostenere la proposta, ha affermato però che ci sono ancora degli aspetti che vanno discussi con gli Stati Uniti prima di poterla accettare. “Tregua, le condizioni di Putin”, titola Il Corriere della Sera. “Tregua, Putin alza il prezzo”, è l’apertura di Repubblica. “Putin tratta, panico a sinistra”, è invece la prima pagina di Libero.
Ecco la rassegna stampa di oggi:
“Tregua, Putin alza il prezzo” (La Repubblica).
L’intervista al capogruppo del Partito democratico in Senato Francesco Boccia: “Il confronto è normale, la nostra forza è il pluralismo. Ora dopo un necessario chiarimento, dobbiamo arrivare a una ricomposizione perché ci aspettano tanti passaggi cruciali. Siamo dinnanzi a cambiamenti enormi che richiedono uno sguardo diverso anche rispetto alle proposte della Commissione europea che negli ultimi 21 anni è stata sempre guidata dal Ppe. Oggi si può dire che quando i progressisti inseguono la destra e non fanno la sinistra perdono le elezioni? O dobbiamo continuare ad alimentare un modello che non ha funzionato? Se non ora, quando la facciamo l’Europa? Difendere acriticamente il RearmEu non significa volere la difesa comune, ma solo riarmare gli stati nazionali. Il nostro obiettivo è costruire un’alternativa alle destre nazionaliste che in Italia sono al governo ormai da metà legislatura”.
L’intervista a Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli e presidente dell’Anci, dopo il terremoto dei Campi Flegrei: “Una scossa importante, con una accelerazione significativa. Le persone si sono spaventate, giustamente. Con scosse di magnitudo maggiore esiste un piano di emergenza che prevede in condizioni estreme l’allontanamento delle persone. Al momento non ci sono queste condizioni. Sono decisioni che deve prendere il Comitato operativo in prefettura con la protezione civile nazionale”.
“Tregua, le condizioni di Putin” (Il Corriere della Sera).
“L’Europa si difenda”. L’editoriale di Sabino Cassese: “Nel mondo vi è stato, in questi ultimi anni, un improvviso e non previsto cambio di registro. Hanno ripreso quota le pretese territoriali. La Russia verso la vicina Ucraina, la Repubblica popolare di Cina verso Taiwan, Israele verso la striscia di Gaza, gli Stati Uniti verso Canada, Groenlandia e canale di Panama. Sono pretese di tipo diverso e si manifestano in modi diversi. La Russia ha invaso con le armi la nazione vicina, che ha fatto parte prima dell’impero russo, poi dell’Unione delle repubbliche socialiste sovietiche”.
L’intervista al ministro per gli Affari Europei Tommaso Foti: “Noi abbiamo sostenuto l’Ucraina dal primo momento, anche quando eravamo opposizione. Adesso lo facciamo cercando di evitare di ampliare il solco tra Usa ed Europa con documenti che sembrano fatti per rompere anziché per ricomporre. Trump vuole portare al tavolo le parti in conflitto e il suo metodo è usare bastone e carota. Lo fa a modo suo, ma questa è la sua strategia. Per ora i suoi metodi si sono visti con Zelensky, adesso aspettiamo di capire cosa farà con Putin. E secondo noi non era il caso di mettere al voto un documento così duro. Il messaggio che andava dato è che si pensa a un piano per una difesa europea, non per un mero riarmo”.
L’intervista al presidente del Partito democratico Stefano Bonaccini: “La risoluzione è stata sottoscritta e votata dal gruppo dei Socialisti e Democratici a cui apparteniamo. E noi abbiamo contribuito a rafforzare le cose buone che contiene e ad attenuare quelle meno condivisibili. Serve un confronto intelligente e responsabile, né muscolare né tanto più di conta interna. Serve la volontà e la capacità di ascoltarsi e di costruire sintesi. Ho lavorato fino all’ultimo per provare ad avvicinare le posizioni, ascoltando e provando a convincere. Con Schlein ci siamo parlati più volte, com’è naturale. E non abbiamo idee distanti. Non dobbiamo permettere che questo voto sia strumentalizzato o frainteso: il Pd è pienamente europeista, dalla segretaria in giù”.
“Aliquote, esclusioni e nuove scadenze: cambia il concordato per le partite Iva” (Il Sole 24 Ore).
“Tregua, le condizioni di Putin” (Il Messaggero).
“Vincitori e vinti: la lezione di Keynes”. L’editoriale di Paolo Balduzzi: “Sono passati oltre cento anni dal primo vero capolavoro di John Maynard Keynes, “Le conseguenze economiche della pace”. All’epoca, fu un vero e proprio best-seller, come si direbbe oggi. L’interesse nello scritto, tuttavia, crebbe considerevolmente quando le previsioni del brillante economista inglese si realizzarono quasi alla perfezione. La tesi dell’opera, infatti, era che le condizioni imposte dai vincitori della Prima guerra mondiale alla Germania sconfitta sarebbero state devastanti”.
Intervista ll’eurodeputato del Partito democratico Matteo Ricci: “Macché congresso. Abbiamo una segretaria eletta da appena due anni e un gruppo dirigente plurale da coinvolgere. Tra due anni votiamo alle Politiche e tra pochi mesi abbiamo le Amministrative e un test sulle Regionali. Dobbiamo definire una linea politica internazionale solida, dopo lo sconvolgimento dell’avvio dell’era Trump. Abbiamo discusso a lungo nella delegazione, forse occorreva un confronto diretto con la segreteria. Io mi sono astenuto perché penso che si debba arrivare velocemente a una difesa comune e a un esercito comune, non al riarmo dei singoli Paesi. Se mettessimo insieme oggi gli eserciti europei, saremmo già più forti della Russia e al pari della Cina”.
“Trump dichiara guerra al vino” (Il Giornale).
“Tregua, le condizioni di Putin” (La Stampa).
L’intervista all’ europarlamentare indipendente nella delegazione del Pd Lucia Annunziata: “Sulla guerra in Ucraina, sulle armi, ci sono sempre state posizioni diverse tra noi. E’ tutto molto esagerato, quello che fanno questi poveri 21 eurodeputati non segna la sorte dell’Europa o dell’Italia. Secondo me non rappresenta nemmeno lo sfascio del Pd. Non posso negare che tra noi ci siano state tensioni, ma è un tema complesso, su cui ci sono sensibilità diverse, a Bruxelles come a Roma. Credo che per il Pd non sarà semplice nemmeno il passaggio parlamentare della prossima settimana, sempre sul tema della difesa europea. Credo che Schlein non possa permettersi nessuna ambiguità sulle scelte di politica estera. Una leader che ambisce ad andare a Palazzo Chigi deve essere chiara sulla collocazione del Paese a livello internazionale. Anche a costo di veder andare via dal partito chi la pensa diversamente”.
“Putin: Sì alla tregua solo per una pace definitiva” (Il Fatto Quotidiano).
“Teste di tavolo”. L’editoriale di Marco Travaglio: “C’è un solo modo per capire il tavolo negoziale sull’Ucraina: ignorare le parole dei protagonisti e cercare di infilarsi nelle loro teste per intuire ciò che pensano. Trump ha una testa da affarista imbroglione, convinto che per ottenere risultati serva un caos di minacce, ricatti, detti e contraddetti”.
“Crescita zero” (Il Manifesto).
“Il legale indagato: C’è D’Alema dietro l’affare delle mascherine” (La Verità).
“Putin tratta, panico a sinistra” (Libero).
“La partita a scacchi è appena iniziata”. L’editoriale di Mario Sechi: “Siamo alle prime mosse, tutto può fallire, ma la partita a scacchi tra Donald Trump e Vladimir Putin è iniziata. All’apertura fulminea del presidente americano, l’uomo del Cremlino ha risposto muovendo un pedone, cogliendo di sorpresa i tanti che si erano affrettati a dire che la Russia non aveva alcun motivo per raccogliere la sfida”.
“Tregua, Putin detta le sue condizioni: L’Ucraina deve smettere di armarsi” (Domani).