
L'EDICOLA, Repubblica: "Trump sfida Putin". La Stampa: "Il riarmo spacca il governo". Il Fatto: "Due Salvaladri per chi ruba e chi spreca i soldi pubblici" - Blitz Quotidiano
Sono due le principali notizie di oggi in apertura sui quotidiani: le parole del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che in un’intervista televisiva ha criticato il presidente russo Putin minacciando dazi sul petrolio russo, e le divisioni nella maggioranza di governo sul piano di riarmo europeo. “Il riarmo spacca il governo”, titola La Stampa. “Trump sfida Putin”, è l’apertura di Repubblica. “Due Salvaladri per chi ruba e chi spreca i soldi pubblici”, è invece la prima pagina del Fatto Quotidiano.
Ecco la rassegna stampa di oggi:
“Trump sfida Putin” (La Repubblica).
“Gli hippie e i sottotitoli della destra”. L’editoriale di Concita De Gregorio: “Non sarebbe meglio immaginare, così, come esercizio astratto, un’Europa «grande comunità demilitarizzata» rispetto a una armata fino ai denti, temo inutilmente in caso di guerra nucleare?”.
L’intervista a Claudio Borghi, senatore della Lega: “Forza Italia in Europa è il vero partito di von der Leyen, noi stiamo con i Patrioti e abbiamo votato contro la Commissione. Ma ricordo a tutti che il programma di questa legislatura del centrodestra, con il quale ci siamo presentati agli elettori, è stato scritto con Silvio Berlusconi, il quale aveva una posizione sull’Europa molto più riflessiva e mai di acritica accettazione. Tajani mi pare che abbia un altro punto di vista rispetto a Berlusconi. Comunque è evidente che ci sono diverse
visioni, ma questo non significa incompatibilità nel governo italiano”.
“Il riarmo spacca il governo” (La Stampa).
L’intervista al leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte: “Calenda ha detto una cosa gravissima, profondamente antidemocratica, perché non si invoca la cancellazione di un Movimento e di milioni di cittadini che lo votano. E mi dispiace che sui giornali non ho letto parole di condanna: i liberali sono tutti spariti?. Non è normale che un partito di opposizione, per la sua sopravvivenza, celebri un congresso per incoronare Giorgia Meloni. La verità è che in prima fila era schierato il partito trasversale delle armi, che vuole un’Europa con l’elmetto e affida la crescita a un’economia di guerra. Ci insultano e ci deridono, ma risponderemo con una possente onda di partecipazione”.
L’intervista al presidente emerito della Corte Costituzionale Gustavo Zagrebelsky: “Il riarmo della Germania mi fa paura. Stiamo vivendo un momento storico di grandissima confusione e le soluzioni immaginate dai leader politici sono poco credibili. Non sappiamo dove andremo a finire. La storica rivalità con la Francia potrebbe risorgere da un momento all’altro. La nascita dell’Ue si deve a molti motivi, tra cui la prevenzione dei conflitti e lo sviluppo armonico delle attività economiche. Ma anche per ‘diluire’, politicamente e militarmente, la Germania uscita sconfitta dalla seconda guerra mondiale. Ora stiamo andando in una direzione completamente opposta”.
“Ucraina, Trump sfida Putin” (Il Corriere della Sera).
“Europei sul serio”. L’editoriale di Angelo Panebianco: “A memoria è difficile trovare nel dibattito pubblico italiano qualcosa di più stravagante della feroce contesa intorno al Manifesto di Ventotene. Ha distolto l’attenzione dal vero problema che incombe sul Paese, sul suo destino, sulla sua futura sicurezza, sulla stessa democrazia italiana. Il problema è ciò che i sondaggi dicono sugli orientamenti dell’opinione pubblica. Orientamenti che, naturalmente, possono col tempo cambiare. Oggi però c’è una maggioranza alla quale non importerebbe nulla se l’Ucraina intera finisse in mano ai russi e che è contraria al piano di riarmo sponsorizzato dall’Europa. Anzi, a qualunque riarmo, in qualunque forma”.
L’intervista a Tommaso Foti, ministro per gli Affari europei: “Esistono linguaggi e posizioni anche diverse in una coalizione, ma poi contano i fatti. E il centrodestra su questi non si è mai diviso, a differenza dell’opposizione. Poi quello che ci sarà da fare nel concreto è ancora da definire, non è che l’Europa dovrà per forza spendere 650 miliardi per il piano di ‘riarmo’, come era stato definito in modo infelice. Tant’è che ogni Stato potrà stabilire quanto investire sulla difesa”.
L’intervista al leader della Cgil Maurizio Landini: “C’è sì il problema di una politica per la sicurezza dell’Europa, ma per noi deve essere fondata sui diritti, il lavoro e lo Stato sociale. La Cgil non aderisce a manifestazioni di partito. Poi, le singole persone faranno quello che ritengono più opportuno. Il segretario della Cgil non partecipa. Ma noi siamo rispettosi di questa e di altre iniziative contro il riarmo. Quando produci le armi poi le devi usare. Non è accettabile questa ipotesi di riconversione, perché così si entra in una economia di guerra, quando invece alle persone bisogna dare sviluppo e diritti”.
“Codice della strada. Cellulari, controlli e ritiri brevi: record di patenti sospese” (Il Sole 24 Ore).
“Trump sfida Putin: tregua o impongo dazi” (Il Giornale).
“Maggiori tutele per gli agenti” (Il Messaggero).
“Cosa vuol dire essere italiani”. L’editoriale di Alessandro Campi: “Nel 2023, ha spiegato l’Istat nei giorni scorsi, l’Italia ha fatto registrare un record nel ribasso delle nascite: appena 379.890, il 3,4% in meno rispetto all’anno precedente. Il dato si riferisce alle nascite da popolazione residente nel nostro Paese, ma è imputabile quasi per intero al calo di nuovi nati da coppie di genitori entrambi italiani. I nati da genitori italiani sono stati infatti 298.948 nel 2023, quasi 12mila in meno rispetto al 2022 (-3,9%) e 181mila in meno rispetto al 2008 (-37,7%): l’anno in cui, con 576mila nati vivi, si è avuto il valore più alto dall’inizio degli anni Duemila. Gli italiani per nascita, insomma, non fanno più figli”.
L’intervista al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Il governo lavora a un provvedimento per garantire la tutela legale degli agenti delle forze dell’ordine indagati per atti commessi in servizio. “Nessuna immunità. Ci mancherebbe. È respinta dalle stesse organizzazioni sindacali dei poliziotti. L’idea è quella di ricercare un modo che possa evitare che siano sempre automaticamente esposti a una serie di adempimenti che poi si rivelano pesanti e sproporzionati sul piano economico e professionale, per tempi molto lunghi prima che si accerti la loro innocenza. Con la prossima approvazione del disegno di legge Sicurezza puntiamo esclusivamente al sostegno economico alla tutela legale: in molti casi, sospensioni e spese legali rappresentano una condanna anticipata. Non inciderà
minimamente sui processi, ma è giusto che lo Stato anticipi le spese legali di chi svolge un lavoro obbiettivamente più difficile e rischioso”.
“Schiaffo a chi sogna le truppe a Kiev. Il 94% di italiani non ne vuole sapere” (La Verità).
“Due Salvaladri per chi ruba e chi spreca i soldi pubblici” (Il Fatto Quotidiano).
“Ma mi faccia il piacere”. L’editoriale di Marco Travaglio: “Presa di coscienza. “A preoccuparmi non è l’ipocrisia, è la stupidità” (Hillary Clinton, Repubblica, 30.3). Finalmente un po’ di sana autocritica. Calendula/1. “Forse anche per dicembre possiamo mettere Putin all’angolo” (Carlo Calenda, Azione, La7, 7.4.2022). “Il popolo ucraino va sostenuto militarmente fino alla sconfitta della Russia” (Calenda, 16.3.2023)”.
L’intervista ad Arturo Scotto, deputato del Partito democratico: “La sintesi del congresso di Azione è la seguente: provare a dividere la prima forza di opposizione e auspicare la cancellazione della seconda. Un regalo inaspettato per Giorgia Meloni, non mi risulta che fosse il suo compleanno. Il Pd è unito sulla prospettiva dell’alleanza larga e lavora testardamente perché si realizzi. Questi
tentativi di dividerlo saranno rispediti al mittente. È nostro costume polemizzare con la destra e non con le forze di opposizione. La stagione dei governi tecnici è finita. Dobbiamo concentrarci per mandarli a casa, non per fare a gara a chi si accredita di più. Non mi pare che gli esponenti del Pd ospiti di Calenda abbiano sostenuto le sue tesi, sono andati come accade in tanti congressi. Concentriamoci sulle cose serie”.
“Trump striglia Putin: Sono molto arrabbiato” (Libero).
“Poste, banche e le mosse del governo”. L’editoriale di Mario Sechi: “Lo scontro tra le grandi potenze, la moltiplicazione delle barriere al commercio mondiale, la riemersione delle sfere di influenza – rivendicate da nazioni che hanno la cultura e la dimensione degli imperi – sono una sfida geopolitica che chiude le porte della globalizzazione e spalanca i cancelli di una terra incognita. Oggi più che mai lo Stato per custodire la sua sovranità e avere un ruolo sulla scena internazionale deve difendere ed espandere i suoi asset strategici nell’economia, nella finanza, nella difesa e nel soft power”.
“Affitti non pagati e alberghi di lusso. Per Crosetto debiti da 200mila euro” (Domani).