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L’EDICOLA, Repubblica: “Ucraina, un mese di tregua”. Il Corriere: “Kiev, il piano divide Meloni e Macron”. Il Fatto: “L’Europa difende Kiev a ciance. Trump: via Zelensky dal tavolo”

La principale notizia di oggi sui quotidiani è quella dell’incontro a Londra fra i leader di diversi paesi europei per cercare di trovare un accordo che porti a una tregua fra Russia e Ucraina, dopo il fallimentare incontro fra il presidente degli Stati Uniti Trump e quello ucraino Zelensky. “Ucraina, un mese di tregua”, titola Repubblica. “Kiev, il piano divide Meloni e Macron”, è l’apertura del Corriere della Sera. “L’Europa difende Kiev a ciance. Trump: via Zelensky dal tavolo”, è invece la prima pagina del Fatto Quotidiano.

Ecco la rassegna stampa di oggi:

“Ucraina, un mese di tregua” (La Repubblica).

“Come ricostruire l’Unione perduta”. L’editoriale di Lucio Caracciolo: “Oggi l’imperativo è salvare l’Ucraina prima che si dissangui completamente e che l’invasione russa si sveli prodromo della terza guerra mondiale”.

“Tregua di un mese per l’Ucraina” (La Stampa).

L’intervista al filosofo Massimo Cacciari: “L’Europa ha tutto l’interesse a riprendere la relazione con la Cina, che è stata interrotta perché non piaceva agli Stati Uniti, ma anche a riprendere i rapporti con la Russia. Così come ha tutto l’interesse a concludere una pace decente, ammesso che ormai non sia talmente fuori dai giri da non comprendere neanche più quali siano i propri interessi, perché finora ha dimostrato di non saperlo. L’Europa prima di tutto si deve vergognare, da qualsiasi punto di vista: per le proprie politiche interne, per le proprie politiche internazionali, per la propria incapacità di prevenire le guerre civili al suo interno”.

L’intervista all’ex ministra degli Esteri e leader di +Europa Emma Bonino: “Mi chiedo quale dovrebbe essere l’alternativa. In Europa abbiamo 27 eserciti che non si parlano tra loro, con tutto ciò che ne deriva in termini di inefficacia per la sicurezza europea. Una difesa unica, con un esercito europeo, vuol dire anche razionalizzare la spesa. Fa sorridere che, mentre Meloni va a Londra a parlare di Ucraina e a dichiarare sostegno a Kiev, in Italia ci sono ampi pezzi della sua maggioranza che stappano bottiglie di vodka per brindare al bullismo di Trump verso Zelensky. Meloni vorrebbe fare da ponte tra Ue e Usa. Ma, se si muove da sola, senza Europa, potrebbe fare la fine di una zatterina nell’Atlantico, che rischia di affondare trascinando con sé l’Italia”.

“Kiev, il piano divide Meloni e Macron” (Il Corriere della Sera).

“Mappe strappate”. L’editoriale di Goffredo Buccini: “Un’immagine delle recenti elezioni tedesche è destinata a restarci negli occhi come un monito: la mappa della Germania spaccata a metà tra Cdu e AfD, a Ovest una democrazia matura, a Est una riunificazione incompiuta. La forza icastica di quella frattura ha interpellato tutti noi europei nelle ore del vertice di Londra, con le minacce alla sicurezza comune in cima ai dossier diplomatici”.

“Immobili. Decreto Salva casa, la sanatoria corre a due velocità” (Il Sole 24 Ore).

“Ucraina, un piano europeo” (Il Messaggero).

“Quei valori di civiltà che ci legano all’America”. L’editoriale di Luca Ricolfi: “Nella sua breve visita in Europa il vicepresidente americano J.D.Vance ha attaccato duramente i politici europei, accusandoli di aver tradito i “valori occidentali”. Ma che cosa sono i valori occidentali? Nel suo discorso, o meglio nella sua requisitoria, Vance si riferiva chiaramente a due valori in particolare: la libertà di parola, o free speach, e la democrazia, ovvero la scelta del governo mediante libere elezioni”.

L’intervista a Pina Picierno, eurodeputata del Partito Dmocrativo e vicepresidente dell’Europarlamento: “Nelle settimane e nei mesi che verranno, il campo della politica sarà definito da chi vorrà difendere le democrazie liberali, il che coincide con la difesa dell’Europa. E con quello che, eroicamente, sta facendo da tre anni il popolo ucraino. È davvero molto importante, a cinque anni dalla Brexit, il ritorno del Regno Unito nella battaglia per il presente e per il futuro dell’Europa. Jean Monnet, tra i padri fondatori dell’Ue, lo aveva previsto: l’Europa si sarebbe costruita nelle crisi, come ad esempio con la risposta alla pandemia di Covid-19. Adesso, questa convergenza con Londra mi fa ben sperare nella possibilità di fare per davvero l’unione della difesa, naturalmente con chi ci sta”.

“Occidente, ultima chiamata” (Il Giornale).

“L’Europa difende Kiev a ciance. Trump: via Zelensky dal tavolo” (Il Fatto Quotidiano).

“Ma mi faccia il piacere”. L’editoriale di Marco Travaglio: “Dimmi quantico quantico quantico. “In Ue serve un salto quantico verso il federalismo e lo stop all’unanimità” (Elly Schlein, segretaria Pd, 27.2). Con scappellamento un po’ dove capita. Che bei vedovi/1. “C’era una volta la culla della democrazia che ora ha tradito la civiltà occidentale” (Riformista, 22.2)”.

“Giù la maschera: senza gli Usa non si può combinare niente” (La Verità).

“L’Europa scopre l’America” (Libero).

“L’Occidente unito resta l’unica strada per andare avanti”. L’editoriale di Mario Sechi: “L’Europa ha scoperto l’America, il rientro del club del bridge sul pianeta Terra è completato. Il vertice di Londra è servito a ricordare che senza gli Stati Uniti la macchina politica e militare dell’Occidente non funziona e in Ucraina una “coalizione dei volenterosi” senza la copertura americana in terra, in cielo e in mare rischia di fare da bersaglio nel tiro a segno”.

“Il piano di pace di Starmer e Macron. Zelensky, Meloni come Don Abbondio” (Domani).

Il Corriere della Sera
La Repubblica
La Stampa
Il Sole 24 Ore
Il Messaggero
Il Giornale
Il Fatto Quotidiano
La Verità
Libero
Domani
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Giuseppe Avico