M5s in coma dopo la batosta in Molise, Grillo impazza, Conte contestato, nuovi leader all’orizzonte zero, analisi

M5s, che cosa succede ai 5Stelle? Qualcuno dall’interno parla di tsunami; altri, più ottimisti, sostengono che presto questa crisi passerà e il Movimento tornerà ad essere il punto di forza dell’opposizione.

Certo le sconfitte pesano e negli ultimi tempi il crollo è stato verticale. Non solo alle politiche ed alle amministrative, ma anche nell’ultima consultazione in Molise, dove la stella dei grillini è praticamente scomparsa.

E’ fin troppo evidente che il calo vistoso dei grillini abbia agitato le acque e, come sempre succede in questi casi, si va alla ricerca di un caprio espiatorio. C’è chi se la prende con il Pd, reo di non essere chiaro su alcuni temi sui quali i 5Stelle non hanno nessuna intenzione di fare un passo indietro. Ed allora qual è la colpa dei dem? Sono andati alla ricerca di un minimo comune multiplo, hanno cercato di creare un significativo “campo largo” nel tentativo di battere la maggioranza di centro destra. In Molise, questa apertura c’è stata, ma i risultati sono stati pessimi.

Dunque, qualcosa non va nel Movimento. Beppe Grillo tenta in tutti i modi di placare gli animi, però anche lui deve far pace con se stesso. Non può un giorno sostenere una tesi e il giorno dopo esporne un’altra diametralmente opposta.

Alla fine dello scorso inverno esaltava le doti di Chiara Appendino, l’ex sindaco di Torino. Ora pare che Grillo non voglia più vederla e preferisce a lei  il ritorno di Virginia Raggi. A questo punto gli elettori che fino a ieri avevano sostenuto i 5Stelle, oggi non si raccapezzano più, in specie chi vive nalla Capitale ed ha dovuto sopportare l’insufficienza dell’ex sindaco. Buche dappertuto, una quasi totale mancanza dei mezzi pubblici, traffico caotico.

A dir la verità, il ritornello non è cambiato quando in Campidoglio si è seduto Roberto Gualtieri, di un altro partito, di una diversa ideologia.

Allora, dove si nasconde il marcio? Chi è che non  trova una squadra capace di tornare in auge? La domanda investe soprattutto Giuseppe Conte, il presidente. Se il calo è stato vistoso, forse l’avvocato del popolo dovrà recitare qualche “mea culpa”?

Non sono pochi coloro che non credono più all’attuale assetto del Movimento. In parole semplici, la stella del numero uno non è più così lucente come un tempo. Che significa questo? Che Conte è in procinto di fare le valigie? No, l’ex presidente è ancora molto forte tra i seguaci del grillismo. Ma è anche vero che la fronda avanza e non ha più timore di far sentire la propria voce.

C’è una persona in grado di dipanare la matassa? La risposta è un no secco e di questo il vertice grillino ne dovrà prendere atto. Se Conte non è più l’uomo solo al comando, se la sua politica non fa compiere passi in avanti al Movimento, si dovrà pur trovare una persona in grado di capovolgere l’attuale situazione. I tempi non sono ancora maturi ed ecco che i 5Stelle dovranno comportarsi come quelle squadre che sperano di non prenderle e di raggiungere un pareggio. Sarà così?

 

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Bruno Tucci