
(Foto Ansa)
I 5Stelle, M5S, sono pronti a mostrare i propri muscoli: non sono invecchiati come vorrebbe qualcuno, ma ancora ben saldi.
Lo dimostreranno il 5 aprile alla manifestazione che il partito (pardon il movimento) terrà sfilando pe le vie di Roma. “Saremo migliaia”, tuona Giuseppe Conte, rispondendo a quanti pensano “che siamo sul viale del tramonto”.
Sarà dunque una cartina di tornasole quella di sabato prossimo. Certo, se le cose non dovessero andare come prevede l’ex presidente del Consiglio si aprirebbe una voragine che non sarà facile “ricoprire”.
Però, il vertice dei 5Stelle è ottimista, ha piena fiducia in chi ritiene che i sondaggi non sono mutati da quando i grillini erano diventati maggioranza nel Paese. Da allora di acqua ne è passata sotto i ponti e i numeri dicono no a coloro i quali sono sicuri che nulla è mutato.
M5S in calo nei sondaggi

I sondaggi sono unanimi, le preferenze sono vistosamente calate, ma la convinzione è che si ha ancora tanta forza tale da condizionare qualsiasi alleanza si voglia creare.
Sono soltanto parole, oppure l’ottimismo si basa sui fatti? La prima domanda è questa: per quale ragione si è deciso l’appuntamento nella Capitale? Per essere contro il Re Arm Europe? D’accordo, e poi? Si è con Putin o con Trump? Si vuole un continente più unito o si è per un isolamento a tutto tondo nel caso si volesse combattere l’iniziativa di Ursula von der Leyen?
La replica è unanime: il M5S sono contro il riarmo, quegli 800 miliardi che si vorrebbero spendere per carri armati, missili e cartucce dovrebbero servire per risolvere i tanti problemi che assillano l’Italia.
Gli italiani per il piede di casa
In fondo, se si va a chiedere che cosa ne pensano i milioni di persone che vivono nella nostra penisola (dal Trentino alla Sicilia) chi risponde non avrà dubbi. I pentastellati ne sono convinti: in un sondaggio assai recente il 94 per cento degli italiani si è detto contrario all’invio dei nostri soldati a Kiev.
Il problema è diverso: un conto è la il riarmo ed un piano di difesa dell’Europa indispensabile per un futuro assai incerto e difficile; un altro è l’essere contrari a veder partire il nostro esercito verso l’Ucraina che vorrebbe dire non disdegnare un conflitto che la Russia di Putin persegue.
È la situazione politica italiana che non aiuta a chiarire questi dubbi. La destra litiga un giorno si e l’altro pure. Nella maggioranza Matteo Salvini e Antonio Taiani si guardano in cagnesco.
Il primo è contro il piano voluto dalla von der Leyen parlando lo stesso linguaggio dei 5Stelle; il secondo ritiene che noi in Italia “non abbiamo bisogno degli sfasciacarrozze”. Il riferimento è chiaro, non ha bisogno di ulteriori spiegazioni.
Se poi volgiamo lo sguardo a sinistra, la situazione è ancora più confusa. Elly Schlein non sa più come raccapezzarsi per le divisioni: il Pd ha mille correnti, i moderati non ne possono più del suo operato e sono convinti che se non ci sarà una svolta si rimarrà ancora per anni all’opposizione.
Carlo Calenda, giorni fa a Roma, non ha disdegnato la presenza della Meloni alla sua manifestazione; Matteo Renzi attacca tutti i giorni il governo ma forse non si rende conto che il suo partito è fermo al due per cento. Che valore possono avere le sue parole se gli italiani non lo votano più?
La confusione è tanta e Giuseppe Conte ci sguazza. Sta con il centro sinistra? È ancora uno dei partiti che vuole combattere la destra? Certo lo è, ma a modo suo. Non ci sta ad essere un cespuglio del Pd, si crede molto più forte e ha un unico desiderio: quello di vincere il duello ingaggiato con la Schlein e dimostrare che è lui, soltanto lui, l’unico in grado di affrontare la destra e piegarla su alcuni temi della massima importanza. Ecco chi è davvero il presidente dei pentastellati. Non lo ha mai negato che questo è il suo obiettivo da quando dovette lasciare la poltrona di Palazzo Chigi.
Alla manifestazione di sabato a Roma tali interrogativi potrebbero sciogliersi. Sarà una adunata oceanica o un incontro a cui parteciperanno poche centinaia di persone? Perché se così fosse, Conte si dovrebbe convincere che il passato non ritorna più e, per vivere, dovrà essere un semplice gregario della Schlein.