Ilenia Malavasi, deputata del Pd della commissione affari sociali, in una nota critica la retromarcia decisa dal Governo sull’insegnamento dell’educazione sessuale nelle scuole. La Malavasi spiega che “la legge di bilancio, sulla base di un emendamento delle opposizioni a prima firma di Riccardo Magi di +Europa – aveva previsto un fondo da mezzo milione di euro per promuovere la salute e l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole secondarie. Ma la destra ha annunciato in aula che il fondo sarà impiegato per formare gli insegnanti riguardo alle tematiche della fertilità maschile e femminile, con particolare riferimento all’ambito della prevenzione delle infertilità”.
Ilenia Malavasi prosegue: “Si tratta di una retromarcia gravissima nel merito e nel metodo visto che l’emendamento approvato era molto chiaro, andando a ledere non solo l’autonomia del parlamento, ma anche andando a stravolgere e modificare a proprio piacimento le decisioni assunte dal parlamento stesso. La solita operazione propagandistica di una destra ossessionata dalle tematiche della sessualità e dell’educazione ai sentimenti e all’affettività, che sono un investimento importante fin dall’adolescenza per costruire relazioni fondate sulla conoscenza di sé e sul rispetto degli altri”.
La deputata del Pd spiega ancora che “purtroppo le forze politiche oscurantiste che oggi sono al governo si fanno dettare l’agenda dai Pro Vita e impediscono che nelle scuole si portino avanti progetti formativi, in sinergia con le famiglie, per fornire strumenti utili a vivere l’esperienza e la dimensione emotiva e relazionale. L’educazione contro ogni tipo di discriminazione e per promuovere il rispetto delle differenze, l’educazione ai sentimenti e ad una sessualità consapevole sono fondamentali nell’ambito delle competenze che alunne e alunni devono acquisire come parte essenziale della propria formazione e sono elementi utili nel costruire una comunità paritaria, fondata sul rispetto di donne e uomini, che abbia gli strumenti per contrastare ogni forma di violenza, a partire da quella contro le donne, che rimane uno dei drammi della società di oggi”.