
Matteo Renzi: "Per Calenda Meloni è una statista. Per me sta fallendo, serve unità per l'alternativa" (foto Ansa) - Blitz Quotidiano
Intervistato da Repubblica, Matteo Renzi ha commentato la presenza della premier Giorgia Meloni al congresso di Azione: “Calenda ha giudicato Meloni una statista internazionale, io la ritengo un’influencer non all’altezza di guidare l’Italia. È stata un’operazione di chiarezza. Con Calenda non siamo divisi da differenze caratteriali, ma dal giudizio sulla premier. Mi ha colpito l’ovazione che le hanno tributato i delegati: quell’applauso ci divide. Loro pensano che in politica estera lei sia bravissima, io penso che sia un’incapace anche in politica interna”.
“Nel 2027 quando si andrà al voto – ha proseguito l’ex premier – sarà un referendum su di lei: non ci possiamo dividere nel centrosinistra. Se lo facciamo ancora, come nel 2022, rivincono loro. Io lavoro per l’alternativa”.

Renzi ha parlato anche di questa Europa che non gli piace: “No. Ma mi piace più questa Europa di questi Stati Uniti. Von der Leyen purtroppo non è De Gasperi, ma la verità è che Meloni guarda a Budapest, mentre noi guardiamo a Ventotene”, ha spiegato ancora. Poi ha concluso: “Molti, anche a sinistra, dicono a bassa voce: ‘Però è brava…’. Non lo è tecnicamente? Se il paragone è Salvini sono tutti bravi. Ma i risultati non arrivano”.