Ospite di Porta a Porta, parlando dello scontro con i giudici per il centro migranti in Albania, Giorgia Meloni ha detto: “Se continuiamo così sarò io a chiedere che gli italiani qui non possono sbarcare perché l’Italia non è un paese sicuro”.
E in effetti…
E in effetti… A veder la situazione dei nostri stipendi, il degrado delle nostre periferie, delle nostre scuole (69 crolli in un anno e il 60% degli edifici scolastici è senza certificato di agibilità), i numeri sulle morti sul lavoro (1.041 nel 2023, tre al giorno), i femminicidi (103 nel 2023), a leggere dei braccialetti elettronici che non funzionano mai, a leggere di chi ancora paga i suoi schiavi, pardon, dipendenti, 4 euro l’ora, a veder gli schiavi, pardon, i braccianti raccogliere la frutta nei nostri campi, a sentir la storia di quel bracciante lasciato morire dissanguato per strada, a sentir parlare chi vuole cambiare la Costituzione per riequilibrare un po’ i poteri, a ritrovarsi in un pronto soccorso o, semplicemente, a provare a prenotare una visita ritrovandosi, quando va bene e le liste non sono chiuse, un bell’appuntamento al 2029, a veder le pensioni minime aumentare di 3 euro al mese mentre le banche fatturano profitti da record, beh, mettendo in fila un po’ tutto, in effetti, il dubbio un po’, ha ragione la Meloni, viene. Ma l’Italia è ancora un Paese sicuro?