A Perugia, al comizio di chiusura della campagna elettorale del centrodestra per le elezioni che si terrano tra domenica e lunedì, Giorgia Meloni non risparmia attacchi alla sinistra e alla stampa, sottolineando un divario tra la percezione mediatica e quella popolare. “Quando guardi i talk o leggi i giornaloni – dice – a sinistra sembrano fortissimi, poi al mercato, fra la gente, scopri che fortissimo è il centrodestra fra i cittadini. Per noi è fondamentale avere il consenso dei cittadini, quello che facciamo non è per noi stessi ma per il nostro popolo. La maggioranza degli italiani è ancora con il nostro governo. Non è accaduto almeno per gli ultimi dieci governi che un governo in carica da oltre due anni, nonostante una situazione internazionale difficile, avesse più consenso rispetto all’inizio”.
Un affondo arriva anche sulla gestione delle alleanze da parte del centrosinistra: “Non si sono ancora visti insieme. Si vergognano uno dell’altro e si vergognano a farsi vedere”, osserva Meloni, riferendosi alla frammentazione interna alle opposizioni.
La presidente del Consiglio non risparmia una stoccata a Giuseppe Conte e alla gestione del superbonus. Tuttavia, il bersaglio principale è Elly Schlein, con particolare riferimento al voto su Raffaele Fitto in Europa e al recente dibattito sull’accordo con l’Albania: “Il Pd ha chiesto alla Commissione Ue di aprire una procedura d’infrazione contro l’Italia per il protocollo sull’Albania. Sapete che succede se si apre una procedura d’infrazione? Devi pagare, devi pagare, sono soldi. Voglio chiedere a Elly Schlein: quand’è che smetterete di chiedere l’aiuto fuori dalla patria per fare quello che voi non siete in grado di fare?”.
Sul tema migranti, Meloni difende la sua posizione e risponde indirettamente alle critiche, inclusi i recenti dissidi con la magistratura: “Non perseguo alcuno scontro, ho rispetto per le istituzioni della Repubblica ma devo poter fare il mio lavoro e mantenere l’impegno che mi sono assunta con il popolo italiano. Bisognerebbe darci tutti una mano. Il governo sbaglia? Ha interpretato male qualcosa? Ok, diamoci una mano. Bisogna correggere, ma non impedire, perché è un’altra cosa”.
Infine, rilancia la sua determinazione a contrastare l’immigrazione irregolare: “Tengo al rispetto dei ruoli e dico che intendo andare avanti sull’immigrazione e fare tutto il possibile per fermare l’immigrazione irregolare, piaccia o non piaccia alla sinistra”.
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