“Hanno sbagliato, hanno fatto un inseguimento notturno di 20 minuti e in ogni caso quelle parole sono inaccettabili”. Lo ha detto il sindaco di Milano Beppe Sala, intervistato da Rtl 102.5, in merito alla morte del giovane Ramy Elgaml.
“Ci sono alcuni che sbagliano e poi c’è il grosso dei carabinieri che fa cose giuste”, ha detto il sindaco di Milano ai microfoni di Rtl 102.5 in merito alla morte del giovane Ramy. “Dobbiamo anche riconoscere che le forze dell’ordine fanno una fatica tutti i giorni per cercare di garantire la nostra sicurezza”. E a chi gli chiedeva poi se a Milano si integrano bene le persone immigrate, Sala ha risposto: “Del tutto ovviamente no. Però posso dire che quando si parla di periferie, c’è stato un grande miglioramento in tanti luoghi periferici. Poi ci sono realtà, come il Corvetto e San Siro, dove dobbiamo ancora lavorare, ne siamo assolutamente consapevoli”.
La vicenda Ramy “spiega e dice tante cose – ha evidenziato Sala -. Da un lato il malessere che si cova in certe parti della città, e dall’altro basta guardare la reazione della famiglia di Ramy e del padre in particolare, che è veramente incredibile. Quel ragazzino, come nessuno di noi, non sarà stato un santo, ma aveva la bandiera dell’Italia in camera. Stiamo attenti a creare queste categorie, sennò non andiamo da nessuna parte. Sono meravigliato dalla continua reazione del padre di Ramy e dalla continua capacità di stare dalla parte giusta. Poi che ci sia ancora da lavorare è assolutamente certo”.
“Il sindaco Beppe Sala si è lasciato ancora una volta andare a dichiarazioni infondate e preoccupanti sulla sicurezza della nostra città che potrebbero fomentare odio, clima di illegalità e senso di impunità”. Così Samuele Piscina, segretario provinciale della Lega Milano e consigliere comunale, commenta quanto detto dal sindaco della città in un’intervista.
“Il sindaco ha fortemente criticato l’operato dei carabinieri nell’inseguimento che ha portato alla sfortunata morte di Ramy e più in generale delle forze dell’ordine – prosegue -, definendo le norme inserite nel ddl per garantire maggiori tutele alle forze dell’ordine una ‘sciocchezza’. Queste dichiarazioni non solo minano la fiducia dei cittadini nei confronti di chi quotidianamente rischia la vita per garantire la nostra sicurezza per un misero stipendio, ma alimentano una cultura del sospetto nei loro confronti e il senso di impunità per i delinquenti, istigando l’illegalità nella nostra città”.
“Sala continua a deresponsabilizzarsi, addebitando le colpe ad altri, dimenticandosi del ruolo della Polizia Locale – conclude -, esautorata dalla giunta stessa dei suoi poteri di lotta alla criminalità”.