Nomine Rai, tema bollente e divisivo: la maggioranza tira dritto, il Pd si spacca (e ti pareva). M5S e AVS plaudono all’impegno di incardinare in tempi rapidi la riforma della tv pubblica. Le truppe Elly strappano sui quattro consiglieri da eleggere di nomina parlamentare, viceversa Conte e ii duo Fratoianni-Bonelli hanno già piazzato i loro nomi nel CDA.
Furiosa la segretaria dem: ”I Cinque Stelle se ne dovranno assumere la responsabilità davanti al nostro popolo che ci chiede unità nella opposizione al governo“ . Risultato: Elly viaggia da sola. A furia di tessere la tela del cosiddetto “campo largo” e rincorrere il “trumpismo di Conte” e il “melenchinismo di Fratoianni“ (espressioni care a Minzolini) la segretaria dem ha “condotto il Pd in una terra di nessuno”. Scenario peraltro già visto giorni fa a Strasburgo dove il Pd si è diviso sulla mozione che autorizza l’uso degli armamenti occidentali contro basi militari in territorio russo. Morale: disorientamento del partito.
Dice un noto mantra del Ct Velasco, il Re Mida del volley: “Chi vince festeggia, chi perde spiega”. E puntualmente il dem casertano Stefano Graziano, deputato e uomo di peso del partito in Campania, ha detto: ”Sarà difficile da spiegare ai nostri elettori perché la scelta dei Cinque Stelle di collaborare con il Centrodestra per rafforzare, in cambio di qualche posto, la presa su TeleMeloni spaccando il Centrosinistra”. Aggiunge Elly Schlein dopo il velenoso voltafaccia pentastellato al termine dell’incontro con i suoi, capigruppo inclusi (restii ad abbandonare le postazioni Rai agli infidi alleati): ”La UE ci chiede una Rai indipendente dai partiti: va fatta la riforma, noi non ci stiamo a spartirci le poltrone”. Ma per le poltrone non c’è ritegno.
A poche ore prima del voto in Parlamento sono emersi in pole questi nomi: il grillino Di Majo, il sindacalista Rai Roberto Natale (portavoce di Laura Boldrini), Antonio Marano e Federica Franci. Il Pd, Italia Viva e Azione hanno anticipato che non parteciperanno al voto. Il Pd sostiene che le trattative tra M5S e Centrodestra sulle nomine Rai vanno avanti da tempo. Forse non si sono mai fermate.
Conte punta ad avere la direzione di Rai News e quella del TG3 per i suoi fedelissimi, da Giovanni Carboni a Senio Bonini. Al Nazareno sono sempre più convinti che il “diabolico Conte” abbia un accordo di ferro con Lega e Fdi sull’assetto complessivo della Rai. La prossima settimana la Commissione di Vigilanza dovrebbe votare per il presidente Rai. Al momento è in pole Simona Agnes, in quota Forza Italia.
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