“E’ cambiato tutto – dice, ospite di Omnibus, Gianluigi Paragone parlando del Movimento 5 Stelle e della svolta di Giuseppe Conte – sono cambiate anche le percentuali. Quelle percentuali erano legate a una speranza di qualcuno che rompesse le incrostazioni del Paese. Beppe Grillo oggi fa tenerezza. Il suo contratto da 300mila euro non è tanto francescano ma molto paraculo. Grillo è co-autore del fallimento dei 5 Stelle. Noi avevamo sempre fatto campagna elettorale contro il Partito Democratico. Poi ha portato il Movimento nelle mani di Draghi… L’assurdo del racconto del Movimento. Addirittura ha detto che Draghi era uno di noi. Oggi non si può lamentare che Conte ora sta mettendo in bella copia quello che lui aveva stropicciato”.
“AVS – continua Paragone – ora rischia di sottrarre altri voti alla parte radicale e verde del Movimento. Per Conte sarà una partita difficile”. Poi la rivelazione del giornalista: “Grillo ora farà la sua lista, soltanto per vendetta personale, sono stato anche contattato. Quando le due prime donne avranno terminato la loro battaglia, qualcosa potrebbe rinascere con Alessandro Di Battista”. Casaleggio non è stato citato alla Costituente… “Conte con Casaleggio non c’entra niente – conclude il giornalista -. Lui è figlio di ben altra cultura e di altre relazioni. Conte è un professore, già educato alla sinossi riformista. Il Movimento 5 Stelle era un grande rutto liberatorio del Paese”.
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