“Nel paese del governo Meloni – dice la deputata del Movimento 5 Stelle, Emma Pavanelli – quello che doveva abolire le accise sulla benzina, per il terzo anno di fila l’anno inizia con aumenti sensibili dei carburanti alla pompa, con la benzina che torna a scollinare la tariffa di 1,8 euro al litro. Al di là della spesa che aumenta per singolo automobilista, sappiamo bene che certi rincari poi si traducono in prezzi più alti di tutte le merci che viaggiano su gomma, a partire dai beni di largo consumo”.
“Se – continua – a questo aggiungiamo il combinato disposto degli aumenti delle bollette di luce e gas, per i quali il costo dell’energia è in ascesa del 30% già in questo primo trimestre 2025 sia per le famiglie sia per le imprese, il quadro è ben definito. Abbiamo chiuso il 2024 con una manovra evanescente e troppo infarcita di tagli e tasse: gli italiani non possono reggere certi salassi. I nostri concittadini in stato di povertà assoluta sfiorano 6 milioni, e il governo si deve attivare”.
“Meloni – conclude – a chiacchiere sposta i pianeti, ma tanti italiani sono in difficoltà e il governo è fermo. Invece di farneticare di nucleare, o di difesa a oltranza dei motori endotermici, sui carburanti quanto sulle bollette ora bisogna frenare questa buriana di rincari. Il governo ha il dovere di pensarci da subito”.