“Non c’è nessun pericolo, il termine ‘pericolosa’ non è assolutamente adeguato. L’affermazione di Patarnello si presta ad equivoci”. E’ lodevole il tentativo del presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, di abbassare la temperatura dello scontro incandescente tra governo e giudici.
Un classico della politica italiana, rilanciato proprio dalla mail del sostituto procuratore della Cassazione Marco Patarnello in cui, aggiornando il tema, definiva Meloni “più pericolosa” dello stesso Berlusconi. Occasione per il presidente del Consiglio per sfruttare il caso politico delle presunte toghe rosse coalizzate contro le azioni del governo e quindi, contro la volontà popolare espressa da chi ha vinto le elezioni.
Lodevole, dunque, il tentativo: una ricomposizione del conflitto istituzionale è altamente auspicabile. E del resto, se si riesce per un momento a sotterrare le asce di guerra, una soluzione di compromesso ci sarebbe eccome.
“Sia il governo che i magistrati hanno in parte ragione in parte torto”, ha dichiarato al Corriere della Sera il presidente emerito della Corte Costituzionale Cesare Mirabelli. Riassumendo: “Il governo può e deve indicare i Paesi sicuri. I giudici devono attenersi alla lista, ma hanno anche il dovere di valutare se ci sono condizioni particolari che fanno trovare la singola persona in difficoltà”.
Mancano però almeno un paio di pezzi al complicato puzzle. Il primo, astutamente omesso dalla Meloni, è quanto il magistrato scriveva qualche riga dopo il passaggio incriminato. “Non dobbiamo fare opposizione politica – concludeva Patarnello nella sua mail – ma dobbiamo difendere la giurisdizione e il diritto dei cittadini ad un giudice indipendente”. Ops, dimenticato?
Il secondo riguarda il grado di politicizzazione dei magistrati. Se si guarda attorno durante un consiglio dei ministri, la stessa Meloni non incrocia forse lo sguardo dei ministri Nordio e Mantovano? Non erano forse magistrati arruolati da una fazione politica?
Di sicuro, noi tutti, magistrati compresi, faremmo bene a rileggerci il Montesquieu teorico della separazione dei poteri. Ma può bastare anche il Montesquieu saggista acuminato facilmente recuperabile con Wiki quotes: “C’è un detto molto bello secondo il quale, se i triangoli inventassero un dio, lo farebbero con tre lati”.
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